VII Dolomiti Mountain School, venerdì la presentazione
Sarà presentata venerdì, alle 17, nella Sala Pasolini di Palazzo Garzolini di Toppo Wasserman in via Gemona 92, a Udine, la settima edizione della Dolomiti Mountain School che ancora una volta vuole portare all’attenzione generale temi quali natura, cultura, storia, economia, clima, ambiente naturale e antropico, turismo, che si riassumono in quello che con una parola identifichiamo come “paesaggio”, entità che è diventata un difficile punto di equilibrio tra l’azione della natura e quella dell’uomo. La rassegna è rivolta ad amministratori, tecnici, liberi professionisti, operatori economici, sociali e turistici che gravitano attorno ai territori dichiarati Patrimonio mondiale UNESCO, ma anche ai cittadini che vivono nei territori montani della nostra regione. L’evento inaugurale dell’edizione 2023 è intitolato “Un nuovo rapporto tra uomo e natura” e prevede, al di là della presentazione dei quattro appuntamenti previsti per quest’anno, gli interventi di Roberto Pinton, magnifico rettore dell’Università di Udine, di Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, di Gianpaolo Carbonetto, giornalista, studioso di culture della montagna e coordinatore della Scuola. Il pomeriggio sarà condotto da Pierpaolo Zanchetta del Servizio biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia. Infine Marco Aime, docente di antropologia culturale all’Università di Genova, terrà una lectio magistralis sul tema “Noi-ambiente: un’altra idea di natura”. L’appuntamento, a ingresso libero, è organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Comunità di montagna della Carnia e l’ASCA, Associazione delle Sezioni CAI di Carnia-Canal del Ferro-Val Canale. Va segnalato che sul canale YouTube @DolomitiUnesco sono disponibili in streaming i cinque eventi della Mountain School dello scorso anno che hanno avuto grande successo di pubblico: “Dolomiti Patrimonio mondiale. Una Scuola di paesaggio”, “Rigenerare paesaggi e architetture di montagna”, “Vivere in montagna: servizi, trasporti, lavoro”, “Quali turismi per la montagna friulana” e “Sentieri, una rete con troppi buchi”.