Pronto a vedere la luce il Museo Etnografico di Storia Sociale del FVG
In questi giorni, attraverso tre questionari e vari sopralluoghi, è stata avviata da ERPAC FVG un’indagine conoscitiva e di raccolta delle necessità di ben quarantasei tra musei e collezioni etnografiche. Si tratta di un grande lavoro di ascolto e analisi che permetterà di conoscere in maniera approfondita il panorama museale ed espositivo di carattere etnografico, di individuarne caratteristiche e punti di forza e di strutturare delle risposte adeguate ai bisogni concreti delle diverse strutture coinvolte. Con il grande obiettivo di garantire la più ampia conservazione, conoscenza, valorizzazione e fruibilità del patrimonio etnografico, storico e sociale del Friuli Venezia Giulia. Una volta analizzati ed elaborati, i risultati dell’indagine saranno restituiti ai partecipanti e pubblicati sul sito web di ERPAC FVG. Il tutto è funzionale al fatto che dopo uno stop forzato dettato dalla pandemia, il MESS, Museo Etnografico di Storia Sociale del FVG, è pronto a vedere la luce grazie proprio al lavoro dell’ERPAC. Il Friuli Venezia Giulia dispone di un grande patrimonio storico ed etnografico che, però, molto spesso non riesce a essere valorizzato come merita perché non è mai stata fatta una catalogazione del materiale custodito nelle decine di piccoli archivi e musei diffusi sul territorio, ma ora dopo una prima fase di programmazione e organizzazione, sta entrando nel vivo. Con il Mess tutto il materiale verrà finalmente catalogato e poi esposto in mostre temporanee e collezioni permanenti coinvolgendo i musei più piccoli, che saranno assistiti anche per allestire i loro spazi espositivi e per promuovere il proprio patrimonio etnografico, e le realtà più grandi come il Museo Carnico delle Arti Popolari Michele Gortani e il Museo Provinciale della Vita Contadina Diogene Penzi, che saranno i due capifila.