16^ Fiera del Lavoro FVG 2.600 colloqui in presenza, 470 colloqui online
La Fiera del Lavoro FVG organizzata da Alig (Associazione dei Laureati in Ingegneria Gestionale) si conferma l’evento di riferimento per far incontrare domanda e offerta occupazionale, l’unico che ha unito modalità online e in presenza. 2.600 colloqui in presenza al Teatro Nuovo Giovanni da Udine e 470 colloqui online parlano da soli. Protagonisti i laureati in qualsiasi disciplina che hanno potuto incontrare, dal vivo o digitalmente, le oltre 70 aziende partecipanti, pronte ad offrire oltre 400 posti di lavoro nelle aree di competenza più diverse: ingegneria, informatica, economia, discipline scientifiche, ma anche aree umanistiche e giuridiche. “Abbiamo deciso di mantenere anche la modalità online – spiega il presidente di Alig Marco Sartor – sia per venire incontro alle preferenze di alcune imprese sia perché la maggiore riservatezza garantita dal colloquio online è apprezzata da candidati con profili più senior: tra le aziende partecipanti, infatti, c’è chi ha scelto l’opzione online, chi ha scelto la fiera in presenza e chi entrambe le modalità.” A termine dei colloqui, c’è stato l’atteso momento di partecipazione e confronto per conoscere gli scenari d’impresa e il mondo de lavoro attraverso le testimonianze di alcuni protagonisti. “Sono molto orgoglioso della Fiera del Lavoro – ha commentato il Rettore dell’Università di Udine Roberto Pinton – i ragazzi si mettono in gioco con le aziende che a loro volta si mettono a disposizione per dialogare in un contesto diverso, più aperto e stimolante: abbiamo estremo bisogno di interazione e condivisione dopo tutto quello che abbiamo vissuto”. “È bello vedere il teatro pieno di imprenditori e di tanti giovani – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive del comune di Udine Maurizio Franz – questo evento è davvero una grande opportunità di crescita, di lavoro e anche di rinnovata socialità”. Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, ha tenuto una lectio magistralis: a partire dal suo libro “Never Quiet, La mia storia (autorizzata malvolentieri)”, Farinetti ha parlato di spirito imprenditoriale, di immaginazione, di formazione e di fiducia, parola che ha ripetuto spesso come “valore fondamentale per poter crescere ed evolvere”. Ha parlato di formazione sottolineando come “l’iperspecializzazione sia un errore: se le strutture aziendali sono governate solo da iper specialisti, nascono conflitti e scarsità di fiducia. Fondamentale è invece avere competenze olistiche, che uniscano la tecnica alla cultura umanistica, proprio come ha insegnato Leonardo Da Vinci”. Ha spinto i giovani a viaggiare: “chi, come noi, ha avuto l’enorme fortuna di nascere nel più bel paese del mondo, deve andare all’estero e allontanarsene per comprendere appieno tutto quello che abbiamo e poi tornare per sfruttare quell’enorme potenziale. È un viaggio fatto di partenza, presa di coscienza, tornanza e restanza”.