A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo, è tempo di bilanci
Arrivati a metà dell’anno in corso, è tempo di bilanci sull’annualità passata e sui primi mesi del 2024.per A.B.C.-Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo, che dal 2005, accompagna e supporta i bambini che devono affrontare lunghi e ripetuti interventi chirurgici all’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste, e le loro famiglie. A.B.C. interviene in questo complesso percorso su vari fronti: dall’accoglienza gratuita delle famiglie in alloggi che consentono di poter stare accanto ai bambini– sono in tutto sei le case che A.B.C. mette a disposizione – al sostegno psicologico ed emotivo di tutto il nucleo familiare fin dalla diagnosi prenatale, grazie agli psicologi e volontari che operano nel reparto di Chirurgia Pediatrica. L’Associazione provvede anche all’acquisto di strumentazione e materiali per l’Ospedale.
Nel corso del 2023 sono state fatte 191 accoglienze complessive, di cui il 45% dal Nord Italia, il 18% dal Centro e il 37% dal Sud. Si tratta di dati molto eloquenti rispetto al grande sostegno offerto a chi arriva a Trieste anche da molto lontano, con spostamenti onerosi dal punto di vista economico e molto impattanti dal punto di vista emotivo. In quest’ottica, molto è stato fatto anche sul fronte del supporto psicologico: gli incontri che gli psicoterapeuti hanno avuto con le famiglie sono stati 1184, garantendo così un supporto costante in un momento così delicato. Molto importante l’operato dei volontari dell’associazione, che ogni giorno sono presenti nelle stanze del reparto di Chirurgia, accolgono le famiglie nelle Case e si attivano per iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi: tutto questo si è tradotto, nel 2023, in quasi 1500 ore di tempo donato ai piccoli pazienti chirurgici. Anche per i primi mesi del 2024 i numeri sono significativi: fino a maggio, infatti, le porte delle case A.B.C. si sono aperte per 77 accoglienze e i volontari hanno giocato con i bambini ricoverati ogni giorno, fine settimana inclusi.
Le attività A.B.C. non si fermano solo al percorso chirurgico in senso stretto, ma sono volte anche a creare un contesto sociale più inclusivo per i bambini. L’ attenzione per gli aspetti della sensibilizzazione, della prevenzione degli stereotipi e dell’inclusività, si traducono in importanti progetti dedicati soprattutto verso la popolazione dei bambini e dei giovanissimi. Il Progetto Scuole è nato dall’ascolto del vissuto dei bambini chirurgici che ha trovato risposta nella volontà di A.B.C. di fornire loro supporto in uno degli ambienti chiave del percorso di crescita. Questa attenzione trova riscontro anche in considerazione nei dati nazionali sul bullismo e la vittimizzazione di soggetti – in questo caso bambini – con disabilità: si è visto che dal 2020 i soggetti che hanno dichiarato di subire bullismo a causa di una disabilità è più che raddoppiato. Il progetto è volto all’inclusione e alla prevenzione di pregiudizi, con l’obiettivo di promuovere l’empatia e l’educazione emotiva attraverso giochi di ruolo e la rappresentazione creativa dei temi trattati. Negli ultimi anni oltre 3000 alunni e alunne sono stati coinvolti in queste attività che d’estate si estende anche ai ricreatori.
Non mancano anche iniziative direttamente rivolte ai genitori: con il percorso “Tutela e Diritti”, infatti, dal prossimo settembre saranno organizzati cicli di incontri strutturati per genitori di bambini con disabilità che necessitano assistenza e approfondimento riguardo alla Legge 104/92 e desiderano potenziare in modo positivo le competenze pratiche ed emotive necessarie per affrontare la propria realtà genitoriale.
«I risultati raggiunti in questi anni ben testimoniano l’importanza che ricopre il ruolo di quanti ci affiancano nelle nostre attività volte al benessere dei piccoli pazienti», spiega la Direttrice e Fondatrice di A.B.C. Giusy Battain. «Implementare e migliorare la nostra capacità di accoglienza e sostegno nei confronti dei tanti bambini che necessitano di cure chirurgiche e dei loro genitori è l’obiettivo che abbiamo da sempre, ancor di più in vista del traguardo dei vent’anni di attività, che festeggeremo nel 2025. L’Associazione mette in campo tutte le risorse disponibili derivanti dalle donazioni, che provengono da Enti, Aziende e singoli cittadini. Una delle modalità con cui si può scegliere di stare a fianco dei piccoli pazienti è la destinazione del 5×1000 ad A.B.C. in fase di dichiarazione dei redditi: un gesto semplice ma che ha un impatto importante».