A Pordenone come nell’Alabama degli anni ’50, si applica la disumanità
Quello che è successo a Pordenone, con illustri precedenti, è l’ ennesimo atto di razzismo istituzionale nel caso di senza tetto stranieri e richiedenti asilo. Ad affermarlo in una nota è Sinistra Italiana. “La polizia locale che toglie le coperte ai migranti costretti a dormire all’addiaccio è un atto di razzismo istituzionale contro chi è costretto a dormire all’aperto dal sistema fallimentare fatto di hotspot, cpr e repressione. “Il governo Meloni e i suoi galoppini locali sono incapaci di gestire l’accoglienza, sono contrari all’ accoglienza diffusa e persistono nell’idea di hotspot e cpr per creare situazioni esplosive. Costringono le persone a dormire all’aperto per poi toglierli le coperte, come nell’alabama degli anni ’50. Si tratta di un atto di disumanità, violenza e razzismo istituzionale di una classe politica che non vuole risolvere i problemi ma vuole creare il caos: nessun canale legale di immigrazione, sfruttamento di materie prime da parte delle nostre multinazionali, cambiamenti climatici devastanti, accordi fallimentari con dittatori di mezzo mondo (Erdogan, Al Sisi e ora il tunisino Saied), approccio emergenziale per un fenomeno di durata trentennale” dichiara il segretario regionale di Sinistra Italiana, Sebastiano Badin. “A Pordenone come a Trieste, Gorizia e Udine prevale il non governo del fenomeno, la disumanità e l’incapacità di dare un’accoglienza dignitosa a persone disperate dettate da scelte securitarie piuttosto che di integrazione diffusa. A ciò si aggiunge la perenne mancanza di organico delle questure, incapaci di risolvere le pratiche dell’immigrazione in tempi ragionevoli” dichiara la consigliera regionale di Alleanza Verdi Sinistra, Serena Pellegrino. E prosegue “Preoccupa che emergano delle posizioni di alcuni esponenti del centro sinistra che accusano Meloni e Fedriga di non attuare il loro piano di governo soprattutto ai confini della nostra regione. Ci auguriamo che tutti, a partire dagli elettori di destra, comprendano che coloro che chiedono politiche repressive e violente si collocano nel lato sbagliato della Storia, che da millenni insegna che azioni di questo tipo non solo non risolvono l’ondata di richiesta asilo, ma la fanno esplodere”. E conclude: “si ponga fine alla macchina infernale della guerra che, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, non produce più ricchezza”