Acciaieria. Pozzo-Cosolini (Pd): emersa l’improvvisazione della giunta
“Dalla vicenda dell’acciaieria in Aussa Corno emerge tutta l’improvvisazione con la quale la Giunta Fedriga ha gestito una partita così importante. Tra cambiamenti di posizioni e mancanza di chiarezza e trasparenza è evidente la mancanza di una politica industriale, una pessima figura e un’occasione persa per la regione e per il suo sviluppo”. Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Partito democratico Massimiliano Pozzo e Roberto Cosolini a margine dell’audizione, nella seduta congiunta della II e IV Commissione, in merito al futuro dell’area industriale dell’Aussa Corno, con particolare riguardo al progetto di un insediamento siderurgico nell’area industriale dell’Aussa Corno. Secondo Pozzo, “l’approssimazione e il dilettantismo con cui la Giunta Fedriga ha trattato la partita dell’acciaieria nell’Aussa Corno è imbarazzante. Un atteggiamento che fa perdere in maniera preoccupante la credibilità che la Regione dovrebbe avere nei confronti dei Comuni, dei cittadini, delle rappresentanze economiche e sindacali, delle realtà produttive e degli enti del territorio”. “Tutti soggetti – aggiunge – verso i quali è mancata trasparenza, elemento fondamentale senza il quale si perde la fiducia nelle istituzioni. Infine, a differenza della Giunta, che è riuscita addirittura a smentire se stessa, noi abbiamo avuto le idee chiare fin dall’inizio riguardo al sito scelto ponendo in evidenza tutte le problematiche connesse innanzitutto all’ambiente”. Inoltre, interviene Cosolini “più volte la Giunta ci aveva detto che non esisteva un progetto, ma dai dati contenuti negli studi emerge chiaramente che questo progetto c’era. Se così è, una seria politica industriale, che è clamorosamente mancata, avrebbe messo tutti gli elementi a disposizione dei diversi soggetti. Magari il sito era sbagliato, ma questa è un’occasione persa per fare le cose seriamente”. L’assenza di Danieli, insiste il consigliere, “che dice di aver appreso dalla stampa che la Giunta era improvvisamente passata da semaforo verde a semaforo rosso, rende più difficile anche un tentativo di valutare un sito diverso. Di manifattura abbiamo bisogno, ma poiché è ovvio che sia grande attenzione nelle comunità sugli impatti, la trasparenza da parte della Giunta era una precondizione. Resta l’esigenza di sapere se esiste una politica industriale della Regione”.