Al teatro Miela di Trieste in scena il quintetto dell’orchestra sinfonica della Rai
Un’Orchestra che si apre a prospettive, dinamiche e formazioni diverse, per valorizzare l’esperienza dei suoi musicisti e abbracciare varie tipologie di repertorio: sviluppando così l’intesa, l’autonomia dei solisti, il gusto di suonare assieme e la capacità di ritrovare autori e partiture spesso trascurate dai cartelloni musicali. È l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che da alcune stagioni ha sviluppato al suo interno Ensemble che ci guidano alla riscoperta di brani importanti e di grande bellezza, come il Philharmonisches Ensemble, il Quintetto atteso lunedì 24 maggio al Teatro Miela di Trieste, per la seconda tappa della Stagione Cameristica 2021 promossa da Chamber Music Trieste sul filo rosso dei “Contrappunti”, diretta dalla musicologa Fedra Florit.
Esplorare il repertorio cameristico che vede impegnati archi, fiati e pianoforte in varie combinazioni è l’obiettivo del Quintetto composto da Graziano Mancini clarinetto, Marco Panella corno, Constantin Beschieru violino, Ermanno Franco violoncello e Andrea Rebaudengo pianoforte, più volte protagonista a Roma nella Cappella Paolina per i concerti del Quirinale in diretta su Radio3. La formazione, che ha commissionato al compositore triestino Stefano Sacher Impromptu per ottetto di archi e fiati, a Trieste proporrà pagine musicali di Robert Kahn, con la “Serenata per pianoforte, clarinetto e corno op.73”, e di Zdeněk Antonín Václav Fibich con il Quintetto in re maggiore per clarinetto, corno, violino, violoncello e pianoforte op.42. Dettagli e aggiornamenti sul sito www.acmtrioditrieste.it. La Stagione 2021 dell’Associazione Chamber Music è sostenuta dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e da Mibact, Comune di Trieste, Iniziativa Centro – Europea, Generali, Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova e Zoogami.
Il compositore tedesco Robert Kahn annoverava fra i suoi allievi più celebri i pianisti Arthur Rubinstein e Wilhelm Kempff, il direttore d’orchestra Ferdinand Leitner e il compositore Günter Raphael. Si dedicò al repertorio cameristico nella parte conclusiva della sua carriera, dopo essersi a lungo speso nella scrittura per Lied. Per questo il suo approccio melodico resta fortemente evocativo e di atmosfera “descrittiva”: il Quintetto che risonerà al Teatro Miela denota l’influenza tecnica di Brahms e un incedere espressivo che ci riporta a Schumann e al defunto stile romantico. Quello di Zdeněk Fibich è invece un Quintetto spesso eseguito in una formazione per soli archi e pianoforte: l’originale colpisce per la qualità dei colori strumentali e per la capacità di trasmettere una tradizione musicale, quella cèca, nella quale l’uso degli strumenti a fiato ha avuto una parte storicamente rilevante.
Nel Philharmonisches Ensemble suona il musicista triestino Marco Panella, che ha studiato presso il Conservatorio Giuseppe Tartini con Romildo Grion. Si è perfezionato con Dale Clevenger e Arnold Jacobs negli Stati Uniti e con Peter Damm e Radovan Vlatković in Europa. È Primo Corno solista de “I Fiati di Parma” con cui ha inciso per Amadeus e Classic Voice. Dal 2000 ha intrapreso studi specifici sulla musica antica suonando strumenti storici e svolgendo attività concertistica e discografica in Italia e all’estero. Dal 2005 suona nel Brass Express (Quintetto di Ottoni) dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Il clarinettista Graziano Mancini a soli 16 anni conseguiva il Diploma in clarinetto presso il Conservatorio di S. Cecilia con il massimo dei voti. Ha vinto il Concorso nazionale per il ruolo di secondo clarinetto nell’Orchestra Sinfonica della Rai di Roma dove ha svolto la sua attività professionale fino al 1994, anno in cui si è trasferito a Torino per ricoprire lo stesso ruolo nella nuova Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Mancini ha avuto il privilegio di suonare con alcuni dei più grandi direttori d’orchestra come Riccardo Muti, Zubin Mehta e Lorin Maazel. All’attività orchestrale affianca un’intensa attività didattica e cameristica. Con lui nella formazione Nato a Chisinau, Constantin Beschieru ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni ottenendo il diploma sia in Moldavia sia al Conservatorio di Venezia. Si è perfezionato negli Stati Uniti dove ha svolto un’intensa attività solistica, cameristica, oltre ad aver assunto il ruolo di spalla nell’Orchestra del Texas University of Music nel 2005. Vincitore del Concorso Geminiani di Verona (2004) e del Concorso Internazionale di Musica da Camera Rospigliosi – sezione Quartetto (2006) con il Ludus Quartett, Beschieru ricopre stabilmente il ruolo di Concertino dei violini primi nell’orchestra I Virtuosi Italiani, con la quale si esibisce anche in veste di solista. Collabora regolarmente con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Ermanno Franco si è diplomato in violoncello con il massimo dei voti sotto la guida di Paola Mosca. Vincitore di concorsi presso l’Orchestra Toscanini di Parma, l’Orchestra Rai di Torino, il Teatro dell’Opera di Roma, finalista al Concorso di Vittorio Veneto, vincitore del Premio Manta, ha fatto parte, anche come solista, di numerosi complessi orchestrali e cameristici. Ha tenuto la Cattedra di Quartetto d’Archi presso il Conservatorio di Alessandria fino al 1998. Suona regolarmente con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. È laureato in Matematica e svolge, parallelamente all’impegno musicale, una densa attività di consulenza in ambito informatico. Andrea Rebaudengo ha studiato pianoforte con Bordoni, Berman, Lonquich, Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini. Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane ed internazionali. In veste di solista si è esibito insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Sinfonica di Zwickau, Orchestra Filarmonica di Torino, gli Ottoni della Scala. È il pianista dell’ensemble “Sentieri Selvaggi” con il quale si è esibito a Roma, Milano, New York, Mosca, Festival MiTo, Festival della Letteratura di Mantova, Biennale di Venezia, presentando spesso prime esecuzioni di autori contemporanei. Attivo sia come solista sia come camerista, suona in Duo con la violista Danusha Waskiewicz, con la cantante Cristina Zavalloni, con il percussionista Simone Beneventi, e in Duo pianistico con Emanuele Arciuli. Attualmente insegna al Conservatorio Verdi di Milano.