Alberto De Toni nuovo presidente della Fondazione Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui)
«Un riconoscimento tangibile e importante per l’impegno profuso in qualità di segretario generale della Crui per lo sviluppo del sistema universitario nazionale». È il commento a caldo espresso dal rettore dell’Università di Udine, Alberto De Toni, all’indomani della delega a presidente della Fondazione Crui, ricevuta ieri (20 marzo) da parte del presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), Gaetano Manfredi. La Fondazione Crui rappresenta il braccio operativo della stessa Conferenza.
De Toni, che come presidente della Fondazione parteciperà alla Giunta Crui, ricoprirà l’incarico finora in capo allo stesso presidente della Crui, Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II di Napoli. Tra i progetti portati avanti dalla Crui con De Toni segretario generale, «l’istituzione delle lauree professionalizzanti accanto alle triennali e alle magistrali – ricorda il rettore dell’ateneo friulano -, l’istituzione dei dipartimenti di eccellenza per la valorizzazione della qualità diffusa laddove presente negli atenei pubblici, anche in quelli più piccoli e periferici, e l’istituzione dei Magnifici Incontri, la ‘Cernobbio’ dell’Università la cui 5a edizione si terrà i prossimi 29-30 maggio a Udine». Nel ruolo di segretario generale della Crui, al prof. De Toni è subentrato sempre ieri il rettore del Politecnico di Milano il prof. Ferruccio Resta.
Alberto De Toni, giunto alla scadenza del mandato triennale quale segretario generale della Crui, è stato dunque posto al vertice della struttura dotata di un forte ruolo esecutivo, che dispone di competenze e skills nei campi dell’innovazione organizzativa, networking e coordinamento, progetti europei, formazione, consulenza tematica, immagine e promozione, analisi e monitoraggio delle tematiche di maggiore interesse del mondo universitario, negoziazione.
«Sono onorato di poter mettere a disposizione della Fondazione l’esperienza che ho acquisito come segretario generale, ma anche come rettore di un’università, quella di Udine, che ha maturato una forte vocazione territoriale e una grande apertura al futuro», ha aggiunto il rettore. La Fondazione, con sede a palazzo Rondanini a Roma, è una presenza assidua all’interno di organismi e tavoli di rilievo, nei quali contribuisce, tra l’altro, alla costruzione di metodologie innovative e all’individuazione di partner strategici per ottimizzare le risorse e massimizzare i risultati in termini di partecipazione ai progetti europei.
Il braccio operativo della Crui, inoltre, ha importanti prerogative in termini di formazione, attraverso l’ideazione di percorsi altamente qualificati, tesi a potenziare tanto le competenze professionali quanto le conoscenze individuali in settori strategici dello sviluppo. Punto di riferimento del mondo universitario e dei suoi portatori di interesse, grazie all’azione costante di analisi, aggiornamento e approfondimento, è un autentico “garante” dell’interesse collettivo delle università nei confronti di aziende, anche multinazionali, e delle più alte istituzioni dello Stato.
Sono davvero numerose e articolate le attività svolte dalla Fondazione. Tra queste, “PhD ITalents” e “PhD Cibo e sviluppo sostenibile (F.A.I lab)”, progetti nazionali pluriennali commissionati dal MIUR su fondi nazionali, condotti, rispettivamente, in partenariato con Confindustria e Coldiretti. E poi le attività a beneficio delle università delle Regioni interessate e a supporto del MIUR, in previsione della emanazione dei Bandi 10 relativi al Capitale umano nell’ambito del PON Ricerca & Innovazione.
Una delle principali mission è sostenere la cooperazione e il dialogo fra il mondo del lavoro e il mondo della formazione accademica, attraverso il proprio Osservatorio Università-Imprese, che pubblica annualmente un significativo report. La Fondazione, inoltre, gestisce da oltre dieci anni la promozione di tirocini per studenti universitari e, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, attribuisce borse di studio (oltre 100) per titolari di protezione internazionale iscritti per la prima volta al sistema universitario italiano.
Collabora con il Ministero della Giustizia per il potenziamento del servizio di formazione qualificata, ricerca applicata e certificazione di professionalità su strumenti e funzionalità del Processo Civile e Penale Telematico, nell’ambito del Programma di riduzione dei tempi della giustizia civile, finanziato dal Piano di azione e coesione 2007-2013 e sviluppa diversi anche i progetti internazionali.
Tra questi, il Progetto triennale Focus on Automatic Institutional Recognition-FAIR (concluso nel 2017), coordinato dal Nuffic (il centro Enic-Naric olandese), mirato a semplificare e allineare le procedure di riconoscimento delle qualifiche accademiche nei vari 14 Paesi dello Spazio europeo, il progetto “Making European research careers more attractive” (TOPIII), nato nell’ambito del network europeo Euraxess per la promozione della mobilità dei ricercatori, le attività di HERe (Higher Education REsearch), centro di ricerca sui sistemi, le istituzioni e i processi di istruzione universitaria.
«Il mio auspicio – ha commentato ancora De Toni – è poter continuare a dare un solido contributo per rafforzare il sistema universitario italiano nel suo complesso, nella consapevolezza delle notevoli responsabilità che la funzione operativa, di sprone, stimolo, mediazione e negoziazione, incarnata dalla Fondazione Crui richiede a chiunque voglia impegnarsi con serietà e determinazione a favore della crescita e dello sviluppo dell’intero Paese».