Alimentaristi e panificatori artigiani: rinnovato il contratto per oltre 4mila lavoratori.  Rafforzato il welfare aziendale

Gli alimentaristi e panificatori del Friuli Venezia Giulia hanno il nuovo contratto di lavoro – valido da gennaio 2024 – che rinnova quello scaduto nel 2019. Si applica a tutte le aziende artigiane e a quelle realtà che, pur non essendo artigiane, hanno meno di 15 dipendenti. Tra gli aspetti qualificanti, l’aumento del 2% del Premio territoriale regionale; l’una tantum di 220 euro complessivi che sarà erogata ad aprile 2024 e aprile 2025 ai lavoratori in forza alla data del 31/12/2023per la copertura della carenza contrattuale per il periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023; l’introduzione a livello sperimentale e per un anno del lavoro a chiamata per complessive 52 giornate; ferie e permessi solidali; la conferma delle iniziative di welfare aziendale.

A firmare il contratto oggi – 15 gennaio 2024 – a Udine il presidente di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti e il delegato regionale dell’Area Alimentazione-Panificazione di Confartigianato Fvg Giorgio Venudo, il presidente di Cna Fvg Maurizio Meletti, i sindacalisti Stefano Gobbo e Marco Savi per Fai-Cisl Fvg, Maurizio Comand e Nicola Dal Magro per Flai Cgil Fvg, Piero Paolo Guerra e Alberto Bolognini per Uila-Uil Fvg.

«È una firma importante, cui siamo giunti dopo un confronto serio, per un rinnovo contrattuale che è stato in parte rallentato dagli anni del Covid», ha affermato il presidente degli artigiani del settore, Venudo. «Diversi gli aspetti di cui siamo positivamente convinti – prosegue Venudo -. Ci preme sottolineare l’importanza del welfare aziendale che si conferma e si rafforza, attraverso il Fondo regionale di categoria, per il quale il contributo delle aziende è aumentato da 15 a 20 euro per ogni dipendente – specifica ancora Venudo -. Sei euro, invece, la quota a carico dei lavoratori. Un contributo di cui auspichiamo si capisca l’importanza. Non esiste, infatti, azienda senza dipendenti, ma non esistono neppure dipendenti senza azienda». Soddisfatto per il rinnovo del contratto in tempi rapidi il presidente regionale Cna Maurizio Meletti, «a dimostrazione che la bilateralità artigiana è un valore intrinseco che non nasce sui tavoli ma all’interno delle aziende, dove i collaboratori sono come dei familiari».

Ulteriore aspetto di assoluta novità, la possibilità, di applicare il lavoro a chiamata, novità apprezzata da entrambe le associazioni datoriali. Fino ad ora, infatti, l’artigianato era stato escluso da tale istituto contrattuale a seguito delle attività discontinue contenute nel Regio Decreto n. 2657 del 6/12/1923 che poteva essere applicato solo ai pubblici esercizi. «Siamo la prima regione a introdurre per un anno, e in via sperimentale, la possibilità del lavoro a chiamata superando il carattere soggettivo dell’età del lavoratore e pertanto anche nella fascia d’età tra + 25 anni e – 55 anni per 52 giornate l’anno, il sabato, la domenica e nei giorni festivi – dettaglia il delegato di Confartigianato Fvg Venudo -. È un’opportunità per le aziende, che potranno coprire così più agevolmente periodi fieristici e picchi di lavoro, ma anche per gli stessi lavoratori, che possono avere ulteriori possibilità di lavoro con tutti i crismi della regolarità». Questo istituto si applicherà dal 1° marzo di quest’anno al 28 giugno del 2025.

Il nuovo contratto definisce anche la posizione del “pony express”, inquadrandolo come fattorino di 6° livello, e prevede l’indennità di cassa per i panificatori. Si prevede, inoltre, l’affissione in luogo visibile dell’Accordo quadro contro le molestie sul luogo di lavoro, firmato nel 2018 tra associazioni datoriali e sindacati.

Il settore Alimentaristi-Panificatori in Friuli Venezia Giulia conta complessivamente 1.331 aziende artigiane attive per 6.031 addetti tra dipendenti e indipendenti, secondo l’aggiornamento al 30 settembre 2023 dell’Ufficio Studi Confartigianato Imprese Udine su dati Unioncamere Infocamere. Le imprese interessate al contratto sono il 65% del totale, pari a 867 unità. I lavoratori dipendenti sono 4.141, in media 4,8 dipendenti per impresa. Negli ultimi 15 anni, dal 2009 ad oggi, le imprese artigiane con dipendenti del settore alimentare hanno avuto un trend di crescita, passano da 811 unità del 2009 alle 867 del 2023. In quest’arco temporale il settore ha sostanzialmente tenuto, arrivando a toccare le 915 imprese con dipendenti nel 2018.