Ambiente ed economia: risparmi energetici due pesi e due misure
“Non manca giorno che ogni cittadino viene invitato, giustamente, a modificare il proprio stile di vita per riuscire a contenere i danni ambientali che la società industriale ha generato. Quotidianamente gli organi di comunicazione insegnano a evitare gli sprechi e a ottimizzare i consumi, ultimamente soprattutto per ciò che concerne quello energetico. Eppure – informa in una nota la Consigliera Regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra – ancora troppo spesso alcuni settori continuano ad agire come se questa problematica interessasse poco o semplicemente altri. Mi riferisco in particolar modo al mondo del commercio i cui esercenti, per favorire gli acquisti, tengono spalancate le porte d’ingresso dei loro negozi. A molti sarà sicuramente capitato anche di accedere ad esercizi commerciali, spesso grandi negozi ubicati in capannoni già di per sé energivori, senza dover spingere alcuna porta come se non ci fosse soluzione di continuità tra l’esterno ed i luoghi della vendita.
Non è inusuale vedere sia in estate, quando ci sono temperature esorbitanti a causa delle modifiche ambientali, sia in inverno, con bora e venti di tramontana, molti negozi con le porte di accesso allo stabile sempre aperte come se averle chiuse impedisse, o peggio impaurisse, la clientela ad entrare. Motto fondamentale per ogni negoziante è vendere, con raffreddamenti e riscaldamenti a pieno regime, in barba a quelli che sono ormai i più basilari principi del risparmio energetico e al più elementare buon senso che dovrebbe essere messo in atto da parte degli esercenti compiendo un gesto molto semplice: chiudere le porte dei loro negozi. Un’azione che già ogni cittadino fa nella propria abitazione promuovendo un comportamento che, oltre ad abbattere l’inquinamento, contribuisce alla mitigazione climatica. Il risparmio energetico, ma anche quello economico non è da sottovalutare dal momento che molti rivenditori si sono lamentati delle bollette, comincia dalle buone pratiche. Soprattutto evitando gli sprechi. Ormai è inderogabile – continua la Consigliera di Opposizione – la necessità di ridurre i consumi, limitando le emissioni di inquinanti nell’atmosfera e, allo stesso tempo, fare in modo che le buone pratiche di risparmio energetico diventino la norma per tutti e non solo per i comuni cittadini. Ognuno è chiamato a contribuire, per quanto nelle sue possibilità, al miglioramento delle condizioni climatiche, alla diminuzione dei prelievi e dei consumi energetici e alla riduzione dell’inquinamento, in una parola alla salvaguardia ambientale. Non si può da un lato costringere per legge i cittadini a mantenere la temperatura degli appartamen¬ti sotto i 20°C e in alcuni casi anche obbligarli a non utilizzare l’auto se non per l’uso strettamente necessario, e dall’altro permettere alle categorie economiche sprechi non più ammissibili. Ricordo infine – prosegue la Vice Presidente della IV Commissione Ambiente – che la stessa Regione, ma anche il Governo, ha messo a disposizione della cittadinanza ingenti risorse pubbliche, come ad esempio i contributi per l’installazione di pannelli fotovoltaici per ridurre le emissioni di gas climalteranti che di anno in anno manifestano, in modo sempre più grave, il loro impatto ambientale.” La consigliera incalza con una considerazione: “Stupisce questa scelta scellerata di alcuni commercianti che nonostante riempiano le loro vetrine di prodotti green, non riescono a comprendere che i cittadini, ma anche i loro dipendenti, non ammettono più queste clamorose contraddizioni” e conclude con un invito: “mi auguro che le amministrazioni pubbliche agiscano quanto prima per porre un freno a queste pratiche che, nemmeno in tempi di vacche grasse, nessuno si era mai sognato di attuare”.