Assestamento bis: Carli-Moretti (Pd), su Sanità si naviga a vista

«La Giunta Fedriga continua a navigare a vista e questo non è accettabile, in particolare per la Sanità che assume un’importanza primaria per i cittadini e assorbe gran parte del bilancio complessivo della Regione». Lo affermano il capogruppo del Pd, Diego Moretti e il consigliere regionale Andrea Carli (Pd), relatore del ddl 26, a margine della discussione, oggi in 1ª commissione, dell’assestamento autunnale sul quale il Pd ha espresso un voto negativo.

«A un paio di mesi dalla fine dell’anno siamo nuovamente chiamati a finanziare la spesa corrente della Sanità con entrate del tutto straordinarie», continuano Carli e Moretti ricordando che in occasione dell’approvazione della legge di Stabilità 2024 il Pd aveva chiesto di «stanziare tutto il necessario sul sistema salute in modo da fissare a inizio anno gli obiettivi per i direttori e poterli così valutare per le loro capacità di gestione e non invece, come è successo, ripianare buchi a fine anno. La motivazione di dover ripianare il mancato introito da parte dello Stato non regge, manca la necessaria programmazione per una sanità dove, chi governa continua a ripetere che è necessario fare cambiamenti, senza dirci che cambiamenti si vogliono fare». Altro elemento che ha determinato il voto negativo, spiegano ancora i due dem, riguarda i requisiti di accesso all’edilizia sovvenzionata: «La modifica sui 5 anni è stata fatta solo perché costretti da una sentenza di incostituzionalità della Corte costituzionale, non certo da un’inversione di rotta rispetto alla loro ideologia, visto la poco o nulla convinzione dimostrata. Si riempiono la bocca di attrattività del nostro territorio e del suo tessuto imprenditoriale, poi restano fermi su posizioni ideologiche che invece che attrarre respingono o non permettono un pieno ingresso dei lavoratori». E ancora, «destano molti dubbi interventi come quello della galleria Bombi a Gorizia, che ci pare un ennesimo spreco di denaro. Resta infine una larga fetta di somme disponibili, ben 50 milioni senza alcuna destinazione. Su questo esprimiamo forte perplessità e amarezza, e un dubbio di fondo: a cosa assisteremo in Aula? All’ennesimo diluvio di emendamenti puntuali della maggioranza di centrodestra?».