Auditorium gremito per l’incontro del Patto per l’Autonomia con Floramo, Teatro Incerto e operatori del territorio
Non si può negare, si era creata una certa aspettativa e curiosità per l’appuntamento promosso per ieri sera dal Patto per l’Autonomia a Codroipo. L’aspettativa nn è andata delusa e non meraviglia quindi vi fosse l’Auditorium gremito per una iniziativa non solo politica ma un intelligente mix fra cultura e spettacolo. Una serata di storie e di racconti, di esperienze, sogni e spiriti liberi con Fabiano Fantini, Claudio Moretti ed Elvio Scruzzi del Teatro Incerto – protagonisti di divertenti incursioni – e con lo scrittore e storico Angelo Floramo, che ha condotto il pubblico in sala in un excursus storico sul Medio Friuli, raccontandone le radici e l’identità più profonda. L’incontro “Codroip, Friûl di mieç”, che si è aperto con un pensiero di vicinanza alle popolazioni sconvolte dalla guerra in Ucraina, ha visto susseguirsi le testimonianze di donne e uomini impegnati a diverso titolo sul territorio: l’imprenditrice agricola Fabiola Ferrin, l’educatrice ed attrice Monica Aguzzi e il consigliere comunale di minoranza a Codroipo, Giacomo Trevisan, formatore, scrittore e attore per il teatro. Esperienze, le loro, che hanno raccontato come si possa fare oggi impresa, educazione e cultura consapevoli della propria storia, ma guardando sempre al futuro con idee e proposte innovative. «Attraverso voci autorevoli del mondo della cultura, che ci onorano da tempo sostenendo apertamente le istanze del Patto per l’Autonomia, e le testimonianze di chi vive questi luoghi, abbiamo voluto aprire un dibattito concreto sul presente e sul futuro di Codroipo e del Medio Friuli, un tempo riferimento a livello regionale per la capacità di fare rete su politiche sociali e culturali di ambito, oggi non più», commenta il segretario del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo, che ha chiuso l’evento. In vista delle imminenti elezioni locali, «come Patto per l’Autonomia vogliamo lavorare non solo con le forze civiche, ma anche con i soggetti che fanno parte della società civile di Codroipo per costruire un progetto alternativo all’attuale amministrazione, un percorso di cambiamento che metta in moto le migliori energie e risorse presenti nella comunità – spiega Moretuzzo –. È tempo che Codroipo si riappropri del suo ruolo trainante e aggregante per lo sviluppo del territorio».