Cronaca di una poco utile audizione. Alla sbarra il direttore generale dell’Arcs Tonutti sul caso De Monte. Opposizioni ancora scettiche, assessore abile svicolone e scaricabarile
Certo una audizione e relativa discussione istituzionale è sempre utile ma raramente risolutiva. Così è stato anche per la terza commissione del Consiglio regionale convocata per fare chiarezza sulla vicenda della gara sospesa e nomina ad personam del nuovo direttore del Sores. Dopo un paio d’ore di batti e ribatti la posizioni sono rimaste granitiche. Da parte sua il Direttore generale dell’Azienda regionale coordinamento salute (Arcs) Tonutti ha cercato giustificazioni tecniche ad una operazione, l’incarico a “risorsa” interna, che anche fosse legittimo sul piano legale è stato tardivo e pasticciato. Se infatti era possibile farlo, andava fatto prima di indire un concorso pubblico, al quale, fra l’altro, il dottor Amato De Monte avrebbe potuto partecipare con buone possibilità di vittoria, visto il suo indiscutibile curriculum professionale. Ma quello che colpisce è stata la requisitoria dell’assessore Riccardi che con la tipica abilità del politicante di lungo corso, ha sfoderato tutte le sue arti. Riferimenti alle eredità sempre negative de passato, un puntino di auto commiserazione per essere stato minacciato per il suo impegno pro vaccinazioni, (e questo è l’unico punto sul quale si può concordare con l’assessore), ma soprattutto la favoletta che la politica è estranea alle nomine nelle aziende sanitarie. Fosse stato il burattino di Collodi il naso gli sarebbe cresciuto fino a perforare le massicce pareti del palazzo.
“Per quel che riguarda la procedura di nomina questa non è una materia di competenza della Giunta, ha infatti affermato, ma del responsabile dell’Arcs, il quale ha assunto la propria decisione in base all’autonomia che gli viene riconosciuta dalla legge e che la parte politica ha rispettato” Oibò, un capolavoro di ipocrisia politica con il povero Tonutti che diventa il responsabile solo e unico della vicenda lasciando con l’aureola Riccardi. Ovviamente il giudizio delle forze d’opposizione è invece fortemente negativo, sia in merito alle dichiarazioni del direttore Arcs Tonutti che su quanto affermato da Riccardi. Già in aula la discussione si è accesa anche sulle polemiche dei giorni scorsi relative alla mancata vaccinazione del dottor De Monte. “Un fatto che ha creato sconcerto – ha detto Cosolini, aprendo il fuoco di fila delle Opposizioni, compatte sul punto – e se è vero che i problemi di salute del professionista rientrano nella sua sfera personale, non è mancanza di privacy chiedere se esista un protocollo che stabilisce quando i vaccini sono sconsigliati in relazione allo stato di salute”.
“Mi sarei aspettato – ha aggiunto Furio Honsell di Open Sinistra Fvg – che i massimi responsabili dicessero: è gravissimo non vaccinarsi, chi non si vaccina è un folle. Altrimenti si insinuano dubbi ingiustificati e non scientifici”. “Anche i sindacati medici hanno espresso il loro sdegno”, ha sottolineato Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini, che ha ricordato di aver chiesto alcune settimane fa i dati sul numero di sanitari ancora non vaccinati (“Cinquemila operatori, troppi”).
Ussai ha invece definito “semplicemente inaccettabile la mancata vaccinazione di De Monte”, mentre Massimo Moretuzzo (Patto) è convinto che “bisognasse smentire subito le parole attribuite a Tonutti, e cioè che De Monte stesse aspettando un nuovo vaccino”.
Prima Tonutti e poi il vicegovernatore Riccardi hanno risposto anche a questa contestazione. “De Monte – ha detto il direttore dell’Arcs – non è un no vax e non lo è mai stato. Sta semplicemente differendo il vaccino per motivi di salute, non è dunque un rifiuto che gli costerebbe, in base al decreto legge 44, la sospensione dal lavoro. Lavorando alla Sores, non avrà comunque un contatto diretto con i pazienti come accadeva in Rianimazione”. Questa dichiarazione è forse la più inquietante perchè sembra il classico “uovo di Colombo”, la cilieginasulla torta di una operazione evidentemente orchestrata male ma che rischia comunque di vedere soccombere non la legalità, che nel nostro paese un concetto purtroppo elastico quando l’applicazione non riguarda i semplici cittadini, ma ogni ragionevolezza. Far passare il ruolo di direttore del Sores come un carica amministrativa da passacarte appare una inaccettabile forzatura perchè anche fosse vero che non vi è contato diretto con i malati è invece verissimo che il contatto con gli operatori sarebbe costante e strettissimo.
I dubbi che hanno portato a riunire oggi la Commissione non sono stati fugati”. Afferma in una nota il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai che Riccardi nel suo intervento aveva punzecchiato più volte. “Tonutti ha parlato della necessità di individuare una figura riconosciuta, che integri tutte le componenti di un sistema dove ognuno scarica le responsabilità sull’altro. Una professionalità che, secondo il direttore di ARCS, non c’era tra i quattro candidati che si erano presentati al concorso. Ma non è una persona a poter risolvere questi problemi – sostiene Ussai -, quanto una diversa organizzazione dell’emergenza urgenza, che aspettiamo da tre anni e ancora non vediamo all’orizzonte”. “Le perplessità sulle modalità che hanno portato alla scelta del direttore permangono – continua il consigliere M5S -. Un dirigente di struttura complessa dovrebbe essere individuato attraverso un concorso pubblico; il comando invece, pur essendo consentito dalla legge, dovrebbe essere disposto in via eccezionale, in caso di comprovate esigenze di servizio o di eventi contingenti ed imprevedibili. E non è questa la circostanza, tanto più che parliamo di un iter concorsuale già in fase avanzata”. “Passa un messaggio sbagliato, chiosa Usai, peraltro legato a una scelta avvenuta dopo gli attacchi imbarazzanti che lo stesso De Monte ha portato in Commissione al presidente regionale degli anestesisti e rianimatori, ‘colpevole’ di avere fatto emergere con forza alcune criticità. Una tempistica preoccupante – conclude Ussai -, così come lasciano perplessi la correzione tardiva di Tonutti sul differimento della vaccinazione da parte del nuovo direttore della SORES, che non aspetterebbe un altro vaccino”.
Simile anche il giudizio del gruppo Cittadini: “Nel groviglio di spiegazioni date dal direttore dell’ARCS che ha sospeso un concorso pubblico per procedere con una nomina “ad personam” non sono stati dipanati i dubbi che di fatto hanno tenuto banco per tanti giorni anche sulla stampa nazionale”. Così Simona Liguori al termine della terza commissione consiliare che ha aggiunto: “Il dato di fatto è che era stato indetto un concorso e poi è stato sospeso malgrado una normativa che prevede che per i direttori di Soc si proceda a selezione tramite concorso. Il rischio è che in questo modo si apra la strada a chiamate dirette tramite modalità che potrebbero scardinare l’intero sistema dei concorsi pubblici”. Intervento anche del collega di gruppo Centis ha rimarcato che quanto apparso sulla stampa circa la mancata vaccinazione del neo direttore della Sores abbia suscitato forte preoccupazione nell’opinione pubblica. “Tutto ciò – ha detto Centis – rischia di vanificare gli sforzi che si stanno facendo per portare a termine con successo la campagna vaccinale”.
Nota anche del consigliere Honsell di Open Fvg, che Riccardi in coda al suo intervento, aveva più volte accusato di incoerenza nel giudizio odieno su De Monte che in passato era, ha affermato l’assessore, portato in palmo di mano dall’allora sindaco di Udine. Scrive Honsell: “Pur avendo richiesto esplicitamente se ci sarà un concorso almeno per ricoprire il posto presso l’Ospedale di Udine, eventualmente lasciato libero da chi verrà comandato, non ho ricevuto risposta. Abbiamo ribadito che è grave l’alto numero di posizioni apicali ricoperte con espedienti temporanei come in questo caso, invece che con regolari concorsi, come dovrebbe essere prassi normale.” “Dispiace inoltre che si sia perduta un’ulteriore occasione per stigmatizzare negativamente atteggiamenti di esitazione alla vaccinazione soprattutto nel sistema sanitario e si sia preferito attaccare invece i consiglieri di opposizione che se ne dicono scandalizzati.”