Balcani: Rojc (Pd), Governo riferisca su crisi Serbia-Kossovo: Trenta senatori dem chiedono iniziativa dell’Italia
“Il Ministro degli Esteri riferisca in dettaglio al Parlamento la situazione e le iniziative del nostro Paese rispetto alla crisi nei Balcani. Per il ruolo strategico che l’area balcanica riveste per la sicurezza del nostro Paese, occorre che l’Italia avvii e sostenga un’azione diplomatica, in ambito Ue e autonoma, al fine di far decantare la situazione di forte tensione tra Serbia e Kosovo”. E’ quanto chiede la senatrice Tatjana Rojc (Pd), prima firmataria di un’interrogazione al ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, in merito al rischio che si riaccenda il conflitto tra Serbia e Kosovo. Hanno sottoscritto il documento, oltre alla capogruppo dem Simona Malpezzi, i colleghi Alfieri, Astorre, Basso, Bazoli, Borghi, Camusso, Casini, D’Elia, Fina, Franceschelli, Furlan, Giacobbe, Irto, La Marca, Losacco, Lorenzin, Manca, Martella, Misiani, Nicita, Parrini, Rando, Rossomando, Valente, Verducci, Verini, Zambito, Zampa. Sottolineando come ad avviso dell’Ue “l’escalation fra Pristina e Belgrado degli ultimi giorni ‘è molto pericolosa’ e mette a rischio anni di duro lavoro e di risultati”, la senatrice chiede anche “se il ministero degli Esteri ha già predisposto specifiche iniziative del nostro Paese in vista del cruciale vertice dei Balcani occidentali che si terrà in Albania a dicembre”. Secondo Rojc e i senatori firmatari “occorre adottare nuovi paradigmi strategici di fronte all’instabilità nei Balcani, anche quale proiezione della guerra in Ucraina con l’annessa sfida all’assetto liberaldemocratico sostenuto dalle alleanze occidentali”.