Burlo Garofalo, l’assessore Riccardi rassicura:  “Stiamo lavorando per potenziare l’ospedale”

L’allarme sulle sorti del ospedale materno infantile Burlo Garofalo di Trieste, punto di riferimento pediatrico per l’intera regione, ha smosso le acque tanto che l’assessore Riccardo Riccardi ha sentito il dovere di rispondere cercando di rassicurare. Ne prendiamo atto e riportiamo quanto espresso dall’assessore, speriamo che una volta tanto non sia una delle solite cortine di fumo alle quali ci ha abituato:   “Stiamo lavorando per potenziare l’ospedale materno infantile Burlo di Trieste che, peraltro, per la prima volta, è stato formalmente riconosciuto dalla Regione. L’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, vera eccellenza e non solo per il Friuli Venezia Giulia, sta lavorando puntualmente con Regione e Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina per migliorare il progetto di trasferimento al Cattinara. È importante sottolineare che non è previsto alcun ridimensionamento”.
Lo ha precisato oggi il vicegovernatore e assessore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi che puntualizza: “Nessuno ha mai pensato alla sua chiusura e il centro trapianti non è mai stato messo in discussione. Anzi: lavoriamo con la massima attenzione perché delle grandi competenze dell’Irccs possano trarre beneficio anche utenti e pazienti al di fuori di questa strategica struttura. Chi narra il contrario mette in chiara evidenza unicamente la sua volontà di far propaganda a basso prezzo”.
“In questa legislatura, grazie al sostegno della Regione, il Burlo ha moltiplicato gli investimenti: soltanto chi è in malafede può raccontare che vogliamo penalizzarlo – ha rimarcato l’assessore alla Salute -. Negli ultimi 4 anni gli interventi finanziati per il suo miglioramento sommano 11,78 milioni di euro per opere edili e impiantistiche, cui si aggiungono 6,8 milioni di euro per l’acquisto di attrezzature, per un totale di 18,5 milioni di euro”.
“Tra gli interventi di rinnovamento più importanti avviati al Burlo in questi 4 anni quello che riguarda le sale operatorie, dotate di 5 nuovi tavoli operatori destinati a chirurgia pediatrica, ortopedia otorinolaringoiatria/oculistica, ginecologia e la sala parto; un nuovo ascensore che è stato realizzato grazie ai finanziamenti per l’adeguamento degli ospedali alla gestione della pandemia. Di recente installazione, poi, una nuova tomografia computerizzata di ultima generazione, una delle primissime installazioni in Italia, con una quantità di raggi X molto più bassa”, ha ricordato Riccardi.
“Del dettaglio, la Struttura complessa di oncoematologia è prevista al livello 4 con la scelta di spostare la Struttura al livello 6, nello stesso piano in cui troverà collocazione la degenza della pediatria. Con la ‘delibera delle funzioni’, abbiamo ottenuto la trasformazione di 5 posti letto da ordinari a semintensivi, per dare ragione della complessità dell’attività”, ha spiegato il vicegovernatore.
“Nell’adeguamento dei posti letto per i flussi ministeriali, abbiamo aumentato i posti letto dai 5 attuali a 6, giustificati dai tassi di occupazione”, ha dettagliato ancora Riccardi.
Sono previsti anche due ambulatori in zona ambulatori in day-hospital, sala medici in reparto degenza, sala medici in day-hospital, soggiorno in zona ambulatori in day-hospital, bagno assistito, zona “relax” con cucinetta in reparto degenze, postazione infermieri aperta in zona degenze, postazione infermieri che si può chiudere in zona ambulatori in day-hospital, quattro magazzini per “sporco” e “pulito”, due depositi per attrezzature in zona degenze, un deposito attrezzature nella zona ambulatori, un deposito attrezzature zona ambulatori area day-hospital, oltre a numerosi altri spazi.
Si sta lavorando, infine, per il day-hospital, per attivare 2 stanze doppie e 2 stanze singole per dare eventuale supporto alla degenza ordinaria, per creare ulteriori studi e ambulatori, per attivare uno studio per il coordinatore, per dare forma a uno spazio chiuso per farmaci e per il lavoro di infermieri e per le cartelle cliniche, per attivare un laboratorio di ematologia con la cappa, per una stanza per la scuola in ospedale e per uno spazio per la preparazione farmaci oncologici con isolatore.

 

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