CAFC SPA promuove il riutilizzo delle acque depurate in ambito agricolo e industriale. L’abbraccio con Legambiente

In una nota alla stampa la società pubblica Cafc spa sostiene di ritenere interessanti le proposte di Legambiente ma non accetta le critiche  sul tema degli impatti del depuratore di Lignano Sabbiadoro su cui va fatta chiarezza.  Si legge testualmente nella nota: “In un contesto attuale aggravato dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalle crescenti pressioni sulla disponibilità delle risorse idriche, CAFC SpA si fa promotore attivo per incentivare il riutilizzo delle acque reflue depurate quale risorsa sostenibile per contribuire a ridurre lo stress idrico garantendo al contempo una gestione sempre più green e ambientalmente sostenibile dei processi di depurazione con la costante attività di investimento in particolare presso l’impianto di depurazione di Lignano Sabbiadoro. “Accogliamo con attenzione ed interesse le osservazioni effettuate da LEGAMBIENTE – commenta il presidente CAFC SpA, Salvatore Benigno – sia per la riduzione degli impatti in laguna delle cosiddette acque di prima pioggia mediante lo sviluppo di progettazioni ad hoc e diminuendo a monte le portate di acque bianche oggi immesse in fognatura, sia per quanto riguarda il tema estremamente strategico della riduzione delle immissioni in mare da parte dei depuratori collocati lungo la costa dell’Alto Adriatico, pensando ad un riutilizzo delle acque depurate su vasta scala. Va tuttavia fatta chiarezza su quest’ultimo tema: “la balneazione a Lignano Sabbiadoro è sicura e garantita, come conferma la stessa LEGAMBIENTE; lo evidenziano i campionamenti effettuati da GOLETTA VERDE e le numerose BANDIERE BLU acquisite negli anni; possiamo quindi affermare che il processo depurativo è corretto (mettendo così a tacere la recente disinformazione); diverso è invece porre il tema di pensare ad un utilizzo diverso delle acque depurate opportunamente trattate, che possono diventare a loro volta una risorsa anziché essere disperse, tema su cui la società CAFC è impegnata con stanziamenti per attività di progettazione già disponibili da parte della Regione FVG” – commenta il presidente Salvatore Benigno.

“Va inoltre evidenziato che l’impianto di depurazione di Lignano Sabbiadoro è sottoposto ogni anno a progetti di potenziamento ed investimento proprio nella direzione evidenziata da LEGAMBIENTE; vedi ad esempio l’aumento della resilienza delle infrastrutture, tant’è che in autunno si darà corso alla gara per l’attuazione del terzo sedimentatore – importo d’investimento pari a 2.5 mln di euro – a testimonianza dell’attenzione da parte della società CAFC SPA sul tema della salvaguardia delle acque costiere e dell’economia turistica nel suo complesso. CAFC SpA si fa promotore attivo del riutilizzo delle acque reflue sostenendo che la realizzazione di reti duali per distinguere l’uso dell’acqua di falda per i consumi umani, dall’acqua destinata a usi non potabili, è quindi un obiettivo imperativo.

Un approccio, questo, che consentirebbe di proteggere le falde acquifere e di garantire un approvvigionamento idrico sicuro per la popolazione, mentre le acque reflue trattate potrebbero essere utilizzate in agricoltura quale risorsa non soggetta a stagionalità, in momenti siccitosi con condizioni climatiche avverse e nelle attività industriali garantendo al contempo l’attenzione al mare evidenziata da LEGAMBIENTE.

La nostra idea – aggiunge Benigno – è quella di garantire una sostenibilità economica in capo agli utilizzatori finali mediante il riconoscimento di incentivi da parte dello Stato – vedi crediti d’imposta o l’utilizzo di certificati blu sulla falsa riga di quanto fatto in campo energetico con i certificati bianchi – attuando al contempo strumenti di collaborazione rafforzata con attori istituzionali quali i Consorzi di Bonifica, le Associazioni Industriali, il GSE, la Direzione Ambiente della Regione FVG, nonché portatori d’interesse qualificati come LEGAMBIENTE”.

 

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