Capozzi-Pavanelli M5S: “Devastante l’impatto del payback sanitario per lavoratori e aziende, Governo intervenga subito”.
“L’impatto del payback sanitario avrà delle conseguenze devastanti per le micro e piccole imprese, nonché per i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro per la chiusura delle azienda”. Il cosiddetto payback sanitario riguarda fornitura di dispositivi medici è un meccanismo imposto dal legislatore consistente nella restituzione – da parte delle aziende del comparto sanità – dell’importo pari al 50% delle spese in eccesso effettuate dalle singole Regioni. La somma dovuta in caso di superamento del tetto di spesa regionale dovrà essere calcolata con riferimento ai dati di costo rilevati a consuntivo per ciascuno degli anni e risultanti dal modello di rilevazione del conto economico relativo ai dispositivi medici. Le singole Regioni hanno già emesso singoli provvedimenti nei confronti delle Società fornitrici al fine di ottenere la restituzione degli importi con il suddetto meccanismo di “payback”, questo ha esposto le società ad un rilevante pregiudizio economico dato che mette a serio rischio le piccole e medie imprese fornitrici di dispositivi medici nonché i lavori alle proprie dipendenze. A denunciare la difficile situazione di molte imprese e dei loro dipendenti sono il consigliere Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi e il deputato Emma Pavanelli con cui sta seguendo la vicenda a livello parlamentare. “In questo momento molte imprese non partecipano ai bandi di gara per paura per un probabile aumento della concentrazione nella rete di fornitura a causa della conseguente ‘uscita’ di aziende di micro e piccola dimensione dal settore. Le conseguenze – concludono Capozzi e Pavanelli – sono devastanti anche per tutto il sistema sanitario regionale in quanto si rischiano carenze importanti di scorte di dispositivi di base (aghi, fili, attrezzi vari per gli interventi chirurgici, ndr). Per questo è stato firmato l’ordine del giorno sottoscritto da tutto il Consiglio regionale con cui si auspica che il governo dia risposte serie e celeri per tutta la filiera coinvolta”.