Caso De Monte – Sores, arriva l’esposto Pd alla Corte dei conti, ma Riccardi scarica sull’Azienda… estraneo e distratto
Io non c’ero e se c’ero dormivo” questa sostanzialmente la solita risposta dell’assessore Riccardo Riccardi sull’ennesimo atto relativo alla vicenda della nomina di Amato De Monte a capo del Sores. La novità odierna è la presentazione di un esposto alla Corte dei conti del gruppo consiliare regionale del PD con il capogruppo in consiglio regionale, Diego Moretti che parla di “Un’ultima spiaggia per avere chiarezza sulla vicenda, visto che nelle sedi politiche non l’abbiamo avuta”.
La vicenda è più che nota, nel maggio scorso, il medico friulano Amato De Monte, già direttore anestesia e rianimazione a Udine, era stato nominato “ufficio” alla guida Sores con decreto di Giuseppe Tonutti, direttore generale dell’Arcs, l’Azienda regionale coordinamento salute a cui la Sores fa riferimento, un decreto anomalo che di fatto sospendeva – senza revocarla – “la procedura concorsuale in atto per la copertura del medesimo posto”. Molti i dubbi sulla procedura usata ma soprattutto sulla opportunità di operare una tale forzatura. Secondo il capogruppo PD in consiglio regionale, Diego Moretti, e la consigliera Mariagrazia Santoro, la nomina operata è illegittima, fa prefigurare un’ipotesi di danno erariale, non si spiega alla luce di specifiche competenze che De Monte avrebbe per gestire la Sores. “La segnalazione alla Corte dei conti non è un giudizio sulla professionalità di De Monte, hanno precisato gli esponenti democratici né vuole essere una condanna amministrativa, per noi rappresenta tuttavia una condanna politica”. Bisogna aggiungere che sulla vicenda De Monte è aperto anche un fascicolo in procura a Udine. Ma non solo di nomine e, aggiungeremmo noi, di concorsi disinvolti si arricchisce la sanità del Fvg ma anche sulla gestione pandemica, tanto che come è noto, oltre alle numerose interrogazioni, sia in Regione che a livello nazionale, c’è anche un esposto del Movimento 5 stelle sul conteggio dei posti nelle terapie intensive. Come ci si ricorderà ad agosto scorso da Roma sono arrivati gli ispettori spediti dal Ministro Speranza e non sono ancora noti gli esiti dei loro rilievi. Vviamnete comme nel suo stile l’assessore alla Sanità Riccardi fa spallucce e scarica eventuali responsabilità sulle strutture, sul caso De Monte ribadisce “atto dirigenziale di un’azienda”.