Caso Gibelli-Kappa Vu: Mozione di “sfiducia” all’assessore Gibelli dai gruppi d’opposizione in Consiglio regionale Fvg
Si è svolta a Trieste presso la Sala Tessitori in P.zza Oberdan, 5 l’annunciata conferenza stampa delle opposizioni in Consiglio regionale sulla Mozione n. 290 dal titolo <<Censura nei confronti della condotta dell’Assessore Gibelli durante la seduta n. 250 del 20.10.2021 ai sensi dell’articolo 145 ter del Regolamento Interno>>. La mozione, promossa dal Consigliere Honsell e firmata da tutti i Consiglieri appartenenti alle forze politiche di opposizione (PD, M5S, Cittadini e Patto per l’Autonomia), chiede al Presidente della Regione, sulla base del Regolamento interno al Consiglio Regionale, di censurare il comportamento dell’Assessore Gibelli in riferimento alla decisione di escludere la casa editrice Kappa Vu dallo stand della Regione Friuli Venezia Giulia al Salone del Libro di Torino. In pratica è l’equivalente di una mozione di sfiducia. La vicenda, oggetto di un’interrogazione sempre a firma Honsell, era già approdata in aula il giorno 20 ottobre e in quell’occasione l’Assessore Gibelli si era espressa con contenuti ritenuti inaccettabili dalle opposizioni tanto da convincere i consiglieri ad arrivare all’ufficializzazione dell’atto odierno. Nella mozione che alleghiamo in calce e che però difficilmente vedrà l’approvazione, visti i rapporti di forza, da parte del consiglio che si svolgerà domani. Infatti salvo imprevedibili colpi di scena, la maggioranza farà quadrato intorno all’assessore anche se non tutti sono soddisfatti del suo operare, ma peserà di più l’aspetto ideologico. Nella mozione nel ribadire che è stato deliberatamente impedito alla casa editrice l’esposizione delle proprie opere presso lo stand della regione, ha fatto delle affermazioni gravissime, del tutto personali e basate solamente su alcuni dei titoli presenti in catalogo, definendo la Kappa Vu, fra le altre cose, “ladra di verità”, le opposizioni sostengono che le parole usate per definire la casa editrice Kappa Vu siano preoccupanti se espresse da una persona che ricopre l’incarico di Assessore alla Cultura e che sia oltremodo deplorevole che la politica operi discriminazioni sulla base delle proprie opinioni personali che in questo caso hanno portato all’esclusione di un soggetto da un’iniziativa di sostegno pubblico. Il regolamento interno del Consiglio regionale prevede che se l’atto dovesse essere approvato dalla maggioranza dei Consiglieri, potrebbe portare anche alla rimozione di Gibelli dal ruolo di Assessore: il Presidente della Regione infatti, in caso di approvazione di una mozione di censura nei confronti di un Assessore, ha tempo 10 giorni per comunicare al Consiglio se intende mantenere o revocare l’incarico, motivando le sue decisioni. Il Consigliere di Open Sinistra FVG, primo firmatario dell’atto, nel corso della conferenza stampa ha subito specificato che la mozione di censura “nulla ha a che fare con la questione Foibe. Ciò che vuole censurare questa mozione è un comportamento considerato inaccettabile.
Gibelli infatti, utilizzando termini gravissimi quali “ladra di verità” per definire Kappa Vu, ha deciso di discriminare sulla base di valutazioni personali la Kappa Vu – una casa editrice che da sempre si adopera per diffondere la cultura e la storia della nostra regione – escludendola dal poter esporre i propri libri nello stand del FVG del Salone del Libro realizzato con soldi pubblici.” Anche il Capogruppo del Patto per l’Autonomia Moretuzzo sottolinea l’importante lavoro da sempre svolto dalla casa editrice “Kappa Vu è una parte importante dell’editoria nostra Regione, soprattutto per quanto riguarda la promozione della lingua e della cultura friulana. La sua esclusione è stata un errore e, a nostro avviso, questo comportamento va censurato.” Il capogruppo del PD Diego Moretti sottolinea che “Come gruppo del Partito democratico abbiamo deciso di sottoscrive la mozione di censura perché riteniamo l’esclusione di Kappa Vu dal salone del libro un atto arrogante, di parte e sbagliato. Kappa Vu riceve già dalla Regione finanziamenti per alcune attività che svolge anche con le scuole sulle lingue minoritarie. Auspichiamo che la mozione venga approvata.” Anche i consiglieri regionali Tiziano Centis e Simona Liguori dei Cittadini sostengono le ragioni della mozione di censura e dichiarano che “è inaccettabile che l’assessore alla Cultura della Regione etichetti in maniera tanto semplicistica il lavoro pluriennale di una casa editrice.” Infine, il Consigliere Sergo del Movimento 5 Stelle ci tiene a ribadire che la questione del Confine Orientale non è tema della mozione “Lasciamo agli storici il compito di esprimersi su questa delicata questione, noi come Movimento 5 Stelle riteniamo che su questo tema non si debba dare spazio alle strumentalizzazioni come fatto dal centrodestra. Qui l’argomento centrale è un comportamento da censurare dell’Assessore.”