Centrale del soccorso Sores diventa un call center gestito con personale non sanitario? Privatizzata anche l’emergenza?

“Dopo essere rimasti esclusi dall’avviso pubblico per la direzione dei distretti sanitari di ASUGI, sembra che gli infermieri lasceranno il posto a tecnici non sanitari anche per completare gli organici della Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria (SORES)”. Lo rimarca il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Chiederemo chiarimenti all’assessore Riccardi sull’ipotesi di sostituire gli infermieri con operatori ‘laici’, che oggi chiamano ‘tecnici’ per dare autorevolezza, a rispondere alle chiamate nella Sala operativa – annuncia Ussai -. Una eventualità che ha già provocato non pochi malumori tra i professionisti e le loro rappresentanze sindacali”. “D’altro canto, il modello che questa Giunta persegue per la nostra sanità è piuttosto chiaro e guarda più all’esperienza della Lombardia che a quella del Friuli Venezia Giulia – afferma l’esponente M5S -. Emblematica è la lista dei relatori al convegno, previsto per il 28 ottobre a Udine, sugli scenari futuri del sistema dell’emergenza – urgenza: dei nove interventi della scaletta, cinque saranno di ospiti provenienti proprio dalla Lombardia”. “Un appuntamento che arriva a giochi già fatti, visto che, dopo anni di attesa e di rinvii, ora c’è fretta di scrivere il Piano dell’emergenza – urgenza entro la fine di ottobre – conclude Ussai -. E gli operatori interessati del gruppo tecnico che se ne sta occupando non hanno in mano nemmeno una bozza del Piano”. Insomma si concretizza in maniera palese quanto del resto era ben palpabile nella gestione della sanità made Riccardi evidenziato oggi da quanto reso noto dal sindacato degli infermieri Nursind Udine proprio in merito all’ipotesi di impiego di tecnici non sanitari in Sores per supplire alla carenza di organico. A tale proposito Spiega il dem Salvatore Spitaleri: “In Arcs forse pensano che la centrale Sores possa essere gestita come uno di quei call center che ci fanno offerte commerciali, magari da Paesi esotici. Invece la presenza degli infermieri è essenziale, non per capriccio o richieste corporative ma perché ci vogliono specifiche professionalità e competenze. Non basta un corso per voci suadenti, bisogna investire nella qualità della risposta per consentire a tutto il sistema della urgenza ed emergenza di essere più efficiente”. “Il tema degli infermieri in Sores e in tutte le strutture pubbliche della nostra regione – aggiunge l’esponente del Pd – non può essere derubricato sempre a responsabilità di altri. Se in FVG c’è una carenza così significativa, forse c’è da chiedersi se il problema non stia anche nelle catene di comando delle nostre aziende e servizi, che spesso non solo non aiutano a risolvere i problemi ma – conclude Spitaleri – li acuiscono”.