Cgil: Basta morti sul lavoro! Servono leggi, più vigilanza e investimenti sulla sicurezza

Reagiamo con dolore e rabbia alla notizia dell’ennesima morte sul lavoro, resa ancora più tragica dalla giovanissima età della vittima. È alla sua famiglia, agli amici e ai colleghi di Daniel Tafa che va il primo pensiero e il cordoglio di tutta la Cgil. Si apre così la nota delle segreterie Cgil Fvg e Cgil Pordenone. “Dinanzi a fatti come questi il cordoglio non basta. Al di dà della scontata esigenza di far luce sulla dinamica dei fatti, questa nuova tragedia del lavoro chiama in causa la coscienza e le responsabilità di tutti. Se sul lavoro si continua a morire è perché manca una vera cultura della sicurezza, manca formazione, manca una capillare attività di vigilanza, anche a causa delle carenze di organico nei servizi delle aziende sanitarie preposti alla sicurezza degli ambienti di lavoro. Morire sul lavoro è inaccettabile. Ecco perché si può e si deve fare di più in termini di leggi, di dotazioni adeguate del personale ispettivo e di investimenti su salute e sicurezza”.