Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato ha dato”… Completato l’ultimo passaggio per la nuova concessione autostradale A4

“Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdámmoce ‘o ppassato”, questa splendida canzone napoletana, che nell’immaginario collettivo è il simbolo della rimozione dalla memoria di drammi del passato, ben si adatta all’epilogo della annosa vicenda autostradale che riguarda la nostra regione. E’ stato infatti sottoscritto l’accordo fra Ministero delle infrastrutture e regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia con tanto di “dotazione” finale di 950 milioni per completare la terza corsia. Una buonuscita, ultimo gettito della cornucopia della fortuna, a beneficio dei soliti noti che in questi lustri di quell’opera hanno abbondantemente beneficiato. Cali dunque un pietoso velo di silenzio sul passato e sulle responsabilità di sprechi e malversazioni che nonostante aleggiassero palpabili, mai sono state prese sul serio da chi avrebbe dovuto vigilare e che ha trovato scomodo e pericoloso mettere a fuoco seriamente la lente dei controlli. Così ieri il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini e i presidenti del Friuli Venezia Giulia Fedriga e del Veneto Zaia hanno firmato l’accordo che completa l’iter per il trasferimento alla “Alto Adriatico spa” della concessione di 5 tratte autostradali attualmente affidate ad Autovie Venete, fra A4, A28, A34, A23 e tangenziale di Mestre. Giusta conclusione per tombare il passato. L’accordo è stato predisposto in attuazione della legge in materia di concessioni autostradali, riconoscendo l’interesse strategico del collegamento, per il quale sono previsti appunto 954 milioni di euro necessari al completamento della terza corsia tra San Donà del Piave e Villesse e altri interventi di manutenzione straordinaria e ammodernamento. L’unica ricaduta positiva sulla collettività è che è stato deciso il blocco delle tariffe dei pedaggi, forse per evitae che l’opera strategica venisse snobbata dal traffico già alle prese con il caro benzina. L’intesa, che ha ottenuto la valutazione positiva della Commissione europea, che non poteva fare altrimenti dato che lo svicolamento delle norme sulla concorrenza riguardava anche altri paesi, realizza un partenariato pubblico-pubblico applicato al settore autostradale, “pubblico pubblico” attuato ovviamente  con il trucco. Ad un comitato di indirizzo, di cui fanno parte le due regioni e i ministeri dell’infrastrutture e dell’economia e finanze, è affidato il compito della pianificazione delle attività e delle scelte strategiche. Il passaggio della concessione trentennale alla nuova società dovrebbe avvenire dal primo gennaio del 2023. A commentare l’evento, per la Regione Friuli Venezia Giulia, è stato il presidente della giunta Massimiliano Fedriga che ha espresso “tutta la soddisfazione per un accordo che consentirà il prossimo anno di raggiungere il risultato di una concessionaria autostradale totalmente partecipata da Regioni per gestire un asse viario strategico per il Paese e che avrà ricadute decisive per il territorio e per gli utenti in termini di investimento nei servizi e nelle manutenzioni e nel blocco delle tariffe”. Di fatto, spiega Fedriga, si tratta della prima società autostradale in house frutto di un processo virtuoso che realizza una cooperazione tra Stato e Regioni per raggiungere obiettivi comuni: in primis proseguire nel completamento della terza corsia della A4, attuando un programma d’investimenti per 954 milioni di euro. Per il presidente del Friuli Venezia giulia Fedriga la firma è la pietra miliare di un processo virtuoso che realizza una cooperazione fra Stato e Regioni che così intendono individuare ed attuare degli obiettivi comuni proseguendo nel fondamentale compito di completare la terza corsia”.

Presto calerà una pietra tombale su Autovie Venete e terza corsia. E’ stata l’apoteosi delle opacità e delle “distrazioni” dei controllori