Collegare colle del castello con piazza Primo Maggio: il progetto di De Toni per «un grande polmone verde». Uguale a quello di Spazio Udine?
L’idea non è nuova ma non è mai stata attuata, collegare colle del castello con piazza Primo Maggio: il progetto sarebbe di realizzare «un grande polmone verde a ridosso del centro storico». Il candidato sindaco Alberto Felice De Toni presenta assieme alla coalizione che lo sostiene (Lista De Toni, Pd, Terzo Polo, Alleanza Verdi e Sinistra) il progetto di collegamento tra il colle del castello e l’ellisse di piazza Primo Maggio. Un grande polmone verde cittadino che ridia valore a quello che gli udinesi conoscono come Giardin Grande. Un’area di cui le famiglie udinesi possano godere a ridosso del centro storico cittadino. Dove i bambini possano correre liberamente e dove tutti possano riposarsi su una panchina “all’ombra” dell’angelo del castello. Ma anche una grande arena che possa ospitare eventi e concerti. «Collegare il colle del castello con l’ellisse di piazza Primo Maggio – spiega il candidato sindaco Alberto Felice De Toni – è un progetto che non prevede stravolgimenti alla viabilità e che potrà essere realizzato velocemente». Come? «Basta cambiare sindaco» ironizza De Toni che annuncia per giovedì 16 marzo 2023 alle ore 11.30 nella stessa piazza Primo Maggio presso l’InfoPoint di PromoturismoFvg una conferenza stampa di presentazione del progetto di pedonalizzazione della piazza. Per dirla tutta però, un progetto simile, fa parte anche delle proposte di Spazio Udine che l’aveva presentato nel Maggio 2022. “L’idea per piazza Primo Maggio, aveva spiegato l’allora coordinatore di Spazio Udine e oggi candidato sindaco, Ivano Marchiol, “vuole proporre un approccio concreto per far incontrare le esigenze di mobilità con la socialità per poter sfruttare al meglio il giardin grande della città che ora, secondo Spazio Udine, assomiglia più a un parcheggio grande”. In realtà non si tratta di programmi copiati, nessun plagio, ma dell’ovvio, basta guardare la piazza dalla collina del castello per rendersene conto. Una constatazione ulteriore di come non avesse senso avere due candidature a sinistra che per molti versi hanno programmi simili e compatibili, sarebbe bastato parlarsi con spirito costruttivo e non arroccati su posizionamenti “poltronari”. Su una cosa ha ragione De Toni, servirebbe cambiare sindaco, ma con la doppia candidatura a sinistra si rischia seriamente che questo non avvenga e che si materializzi il proverbio: “fra i due litiganti il terzo gode”. E chissà che alla fine non vada proprio così.