Comitato No Inceneritore Spilimbergo in risposta a dichiarazioni dell’assessore Scoccimarro
Un comunicato stampa del Comitato No Inceneritore Spilimbergo è stato emesso in risposta a dichiarazioni dell’assessore Scoccimarro, del Sindaco di Spilimbergo Sarcinelli e dell’azienda EcoEridania-EcoMistral rilasciate nell’ultima settimana. “E’ passata poco più di una settimana dalla Commissione Sanità, tenutasi presso il Comune di Spilimbergo, si legge nella nota, dove il sindaco Enrico Sarcinelli ha rassicurato in sede consiliare, ma anche ai margini rispondendo alle richieste dei cittadini, che da parte sua e delle istituzioni c’è la più grande disponibilità al confronto con le preoccupazioni sulla salute che le persone che vivono il territorio pongono in maniera sempre più urgente. Siamo rimasti particolarmente stupiti, quindi, prosegue la nota, nel sapere dalla stampa che esattamente il giorno dopo, venerdì 30 giugno, si sia tenuto presso l’auditorium della Regione a Pordenone un incontro non aperto al pubblico e a porte chiuse a cui la popolazione e il coordinamento No inceneritore non sono stati invitati. Incontro organizzato, proprio dallo stesso sindaco di Spilimbergo, l’assessore Fabio Scoccimarro e il consigliere
regionale Markus Maurmair, in maniera volutamente parziale vista l’esclusione totale della popolazione interessata ma che ha visto anche l’invito non di tutti i sindaci entro i 15 km come dichiarato, ma solo di alcuni di essi selezionati secondo un criterio non noto”. “Se già le premesse non sono delle migliori, spiegano dal Comitato, le dichiarazioni rilasciate in tale sede sono il reale problema. Tutti i presenti, infatti, dal Sindaco di Spilimbergo ai dirigenti della Regione, hanno affermato di condividere la preoccupazione dei cittadini, proseguendo poi però in frasi che si allontanano molto da una volontà di tutela della Salute. Infatti il Sindaco Enrico Sarcinelli, lo stesso che guida l’amministrazione comunale che da oltre una settimana non risponde alle richieste del Coordinamento No Inceneritore, dichiara che “la risposta dev’essere oggettiva, non emotiva”. Come Comitato ribadiamo che la risposta dev’essere politica ancora prima che oggettiva. In 25 anni di incenerimento di Rifiuti Speciali Pericolosi nello Spilimberghese ci si è affidati a tutto tranne che all’oggettività: durante un quarto di secolo nessuno studio epidemiologico, biomonitoraggi successivi di approfondimento, mai condotti, nonostante le evidenze di contaminazione da mercurio rese note dall’Università di Trieste e dati essenzialmente in regime di auto-controllo, prodotti solo dall’azienda “controllata. Ad ogni modo, per fare seguito alle sue parole potrebbe accettare la richiesta del Comitato No
Inceneritore nominando una Commissione Sanità e Ambiente congiunta il prima possibile per parlare del tema e fare proprio la lettera inviata recentemente da Adusbef per richiedere dei controlli dell’aria in questi 15 giorni di fermo dell’esistente impianto per verificare la qualità dell’aria in assenza dell’attività inquinante. Per quanto riguarda l’assessore Scoccimarro, condivide le perplessità e preoccupazione ma allo stesso tempo ha fatto una dichiarazione palesemente destituita di fondamento affermando “un impianto nuovo potrà essere meno inquinante di quello esistente”. E’ scientificamente impossibile che un impianto che vedrebbe il triplo di Rifiuti Speciali Pericolosi bruciati, rispetto alle 25.000 tonnellate dell’esistente, vada ad emettere meno inquinanti nell’aria che respiriamo. Di sicuro i filtri/e l’efficienza potrà essere maggiore ma ciò non va ad influire sull’impatto complessivo che un’azienda inquinante così grande avrebbe sul territorio. Subito dopo apre a “investimenti industriali quando operano in un’ottica sostenibile”, ribadendo che “non ci fossero motivi per dichiarare l’istanza della società improcedibile”. Cosa vera visto che nessuno può proibire ad un’azienda di presentare un progetto, cosa altrettanto vera è, però, che progetti nocivi per la salute delle persone e del territorio possono e devono non venire autorizzati e contrastati in tutti i modi sia dalle popolazioni sia dalle istituzioni. Infine, l’ultima notizia sconcertante: il direttore del servizio di disciplina di gestione dei rifiuti e dei siti inquinanti della Regione ha “precisato che lo studio epidemiologico richiede tempi lunghi e non compatibili con quelli dell’iter autorizzativo, che si concluderà prima. Lo studio si sarebbe dovuto fare quattro anni fa”. Essenzialmente la Regione ammette senza difficoltà che, nonostante lo studio non sia stato ancora eseguito
per loro mancanza di volontà politica e/o incompetenza visto che è stato dichiarato dall’assessore Scoccimarro nel 2019, l’iter che autorizzerà o meno una nuova importante fonte di tossicità per il territorio si compirà senza aspettare la fine dello studio epidemiologico. Ancora una volta la salute delle persone e della terra in cui viviamo è messa in secondo piano rispetto al profitto e agli interessi economici. Il tempo scorre, prosegue la nota, e con esso anche le possibilità di fermare il nuovo progetto diventano sempre meno. Nonostante questo, chiosano dal comitato, vogliamo cercare fino a quando sarà possibile di trovare nelle Istituzioni (Comune, Regione e Enti di Controllo) un interlocutore con cui progettare assieme una strategia per tutelare la salute collettiva. Per questo abbiamo 3 richieste per altrettanti soggetti:
– PER IL SINDACO ENRICO SARCINELLI E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SPILIMBERGO
Che risponda alle richieste del Comitato No Inceneritore Rifiuti Speciali Pericolosi, consegnate da una delegazione in data 29/06 giugno e ufficialmente protocollate: – convocare una Commissione Ambiente e Sanità congiunta entro la metà di luglio, in cui sia prevista
un’audizione del qui scrivente Coordinamento No Inceneritore Rifiuti Speciali Pericolosi Spilimbergo, in cui si tratti approfonditamente la questione, inclusi i pericoli e le ricadute sulla Salute del progetto di costruzione di un’altra azienda insalubre che affiancherebbe quella già esistente;
– Di accogliere la richiesta di rendere pubbliche, tramite i suoi canali informativi, le informazioni fondamentali relative al nuovo progetto presentato in Regione in particolare, a nostro avviso, il gravissimo fatto che l’azienda ha chiesto la deroga (in parole più semplici di ignorare) per la vicinanza dell’abitato di Tauriano e delle case sparse che si troverebbero ad una distanza di sicurezza inferiore rispetto a quella prevista dal futuro possibile nuovo impianto, in base alle normative vigenti;
– Inoltre, aggiungiamo che accetti la richiesta portata da ADUSBEF – Associazione a Difesa dei Consumatori inviata oggi, che visto che “La società EcoMistral ha reso noto di aver proceduto ad un fermo impianto per manutenzione dell’inceneritore sito in Spilimbergo “ di “eseguire un indagine volta ad accertare quale sia l’effettiva qualità dell’aria, nel territorio comunale, a inceneritore spento, con particolare attenzione agli inquinanti normalmente emessi dall’impianto stesso” controlli sull’aria in questo periodo di fermo dell’impianto di incenerimento di RSP esistente per avere una situazione senza quella fonte di emissioni da confrontare poi con la sua attività;
– Che comunichi entro una settimana (14/07) la data dell’incontro annunciato dalla stessa Amministrazione Comunale tra la popolazione, le Istituzioni coinvolte (dalla Regione alle Amministrazioni dei Comuni minimo entro i 15 km), Azienda Sanitaria ed Enti di Controllo;
– PER LA REGIONE
Di sospendere l’iter autorizzativo fino a che lo studio epidemiologico proposto dal direttore del Dipartimento di Prevenzione Lucio Bomben (che prevede uno svolgimento di 3/4 anni)
non sia ultimato. Questo perché uno studio, tutt’ora inesistente, sugli effetti sulla salute delle persone dell’impianto nocivo esistente, e degli altri presenti nel circondario, è imprescindibile alla costruzione qualsiasi nuova azienda inquinante o ampliamento della stessa;
– PER L’AZIENDA ECOERIDANIA-ECOMISTRAL
Visto che si è dichiarata disponibile a supportare lo studio epidemiologico, proposta inaccettabile visto che chi emette sostanze inquinanti e chi va a verificare l’effetto degli stessi non può e non deve essere il medesimo soggetto, può ritirare il progetto presentato aspettando tutto il tempo necessario di modo tale che i dovuti controlli (studio epidemiologico associato a studio di ricaduta dei fumi etc.) siano svolti; Il tempo dell’attesa e delle parole è finito, per tutelare la salute di tutti sono necessari fatti e azioni concrete. Noi stiamo facendo la nostra parte, e voi?
Per completezza alleghiamo le richieste rivolte al Sindaco di Spilimbergo e al Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, che il coordinamento e i cittadini firmatari stanno sottoscrivendo convintamente nella petizione popolare “Per non mandare in fumo il nostro futuro”:
• avviare procedure di consultazione e informazione nei confronti di tutti i cittadini, degli operatori economici, dei portatori di interesse, degli enti preposti in particolare le amministrazioni comunali coinvolte dalle ricadute di contaminanti, affinché siano messi in atto tutti gli strumenti per evitare la costruzione del nuovo impianto;
• che non siano concesse deroghe in merito alla distanza prevista dalle norme dalle aree urbane e dalle abitazioni private, bensì secondo il principio di precauzione siano utilizzati criteri di valutazione prudenziali per la salvaguardia della salute della popolazione residente;
• attivarsi coinvolgendo tutti gli enti di controllo affinché vengano attivati tutti gli strumenti per verificare e monitorare costantemente la situazione dell’inquinamento della zona per quanto riguarda le emissioni dell’impianto di incenerimento esistente. Rendere pubblici la numerosità e i risultati dei prelievi, analisi delle emissioni degli impianti e misure degli effetti sull’ambiente da parte delle stesse emissioni. Approfondire le evidenze di contaminazione da mercurio emerse dallo studio dell’Università di Trieste commissionate dalla ex provincia di Pordenone;
• attivarsi per richiedere lo svolgimento di un accurato studio epidemiologico, che coinvolga i comuni soggetti alla caduta fumi e che consideri le direttrici dei venti misurate nella zona, condotto con criterio sanitario epidemiologico e non solo tossicologico, quale elemento necessario di conoscenza e imprescindibile PRIMA di prendere qualsiasi decisione in merito al procedimento di autorizzazione di nuovi impianti di incenerimento;
• definire un percorso di smantellamento e bonifica dell’attuale inceneritore di proprietà del Comune di Spilimbergo in corrispondenza alla scadenza della convenzione in essere con l’attuale gestore, visto il perdurante inquinamento dell’area da parte dell’impianto negli ultimi 25 anni.