Comunità energetiche, presto mappatura e studi disponibili per tutti

Abbattimento dei costi energetici, garanzia del prezzo dell’energia nel tempo, ridotto impatto ambientale per la produzione di energia, incentivi economici, riduzione della “povertà energetica” e maggior coesione sociale. Sono i vantaggi primari delle Comunità energetiche da fonti rinnovabili (le cosiddette Cer), sfida di grande attualità di cui si è discusso ieri sera (mercoledì 28 giugno) in un partecipato approfondimento organizzato in Sala Valduga dalla Camera di Commercio Pordenone-Udine con il suo Comitato giovani imprenditori. «Un incontro – ha spiegato il presidente del Comitato Luca Rossi, nell’introdurre i lavori – voluto in seguito a un periodo particolarmente duro per i costi energetici che soprattutto le imprese si sono sobbarcate, imprese che infatti si stanno sempre più interessando alle fonti alternative, per ottenere vantaggi in termini di sostenibilità sia ambientale sia economica. Tutti temi a cui, all’interno del Comitato giovani imprenditori, siamo particolarmente sensibili». Ad addentrarsi sugli aspetti normativi e tecnici, sono intervenuti Alessandro Scipioni di Elettricità Futura, che si è soffermato in particolare sulle semplificazioni per le fonti rinnovabili e la regolazione delle Comunità Energetiche, e Gervasio Ciaccia, responsabile Energia Sostenibile, Efficienza e Fonti Rinnovabili di Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, mentre la situazione Cer in Fvg (con focus anche sulla hydrogen valley) è stata presentata da Massimo Canali della Direzione centrale difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione. Canali, in particolare, ha evidenziato che attualmente in Italia sono attive solamente le Cer di Magliano Alpi (Cuneo), Vitulano (Benevento) e la “nostra” a San Daniele del Friuli (la seconda a essere attivata), operative e recettrici degli incentivi previsti dal Gse. Canali ha quindi ribadito l’impegno della Regione Fvg per le Cer, «nella convinzione del ruolo propulsivo e di traino del Pubblico su queste tematiche», sostanziato innanzitutto nel bando rivolto a Comuni ed enti pubblici di contributi per installazione di impianti fotovoltaici e la costituzione di Cer, con lo stanziamento di 13,750 milioni di euro nel biennio 2022-2023. Entro la fine dell’anno, dunque, le 110 domande pervenute, ha evidenziato Canali, saranno coperte con i fondi, sia per l’impianto fotovoltaico sia per poter costituire le Cer dal punto di vista tecnico-giuridico ed economico-finanziario. La Regione sta inoltre procedendo a una mappatura del territorio e delle fonti di approvvigionamento, completa anche di tutta la documentazione necessaria (fino alle opportunità di ottenere credito) sulle Cer, che sarà presentata in autunno ad enti e categorie economiche e messa poi a disposizione di tutti i cittadini. Infine, Canali ha citato i due progetti-pilota «che potrebbero diventare modelli replicabili di partenariato pubblico-privato», in cui la Regione si pone come capofila: quelli per la costituzione delle Cer di Spilimbergo e di Pasian di Prato-Campoformido.