Conclusa la missione in Antartide della nave rompighiaccio dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Laura Bassi

Laura-Bassi_ Prato_Romeo_ Sedmak_ Credits PNRA
Dopo più di 12 mila miglia di percorse e 46 giorni di navigazione dal porto di Lyttelton in Nuova Zelanda, ieri la rompighiaccio Laura Bassi è arrivata al porto di Trieste, completando la missione che l’ha portata a navigare per più di due mesi in Antartide. La nave, infatti, ha recentemente concluso le proprie attività di ricerca nell’ambito della campagna oceanografica della 40° spedizione scientifica in Antartide finanziata dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), gestito dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per il coordinamento scientifico, dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS per la gestione tecnica e scientifica della rompighiaccio Laura Bassi.
La rompighiaccio, durante questa missione, ha completato due rotazioni dalla Nuova Zelanda all’Antartide, circumnavigando il Mare di Ross e raggiungendo la Base italiana in Antartide “Mario Zucchelli” (MZS) per attività di logistica e supporto. È poi partita il 5 marzo dalla Nuova Zelanda con una rotta attraverso l’Oceano Pacifico australe, doppiando Capo Horn e percorrendo l’Oceano Atlantico a favore di vento. Dopo una tappa a Milazzo e una ad Ancona, è ora approdata a Trieste.
“La campagna di quest’anno ci ha posto davanti a sfide complesse che abbiamo cercato di affrontare nel migliore dei modi. Grazie alla collaborazione tra l’equipaggio, il personale tecnico e quello scientifico siamo riusciti a completare il 100% delle attività logistiche e il 60% di quelle scientifiche in programma” commenta Franco Coren, direttore del Centro Gestione Infrastrutture Navali dell’OGS.
La nave, di proprietà dell’OGS, ha riportato in Italia i campioni di ghiaccio del progetto europeo Beyond EPICA-Oldest Ice coordinato dall’Istituto di Scienze Polari del CNR che vede la partecipazione di dodici istituzioni scientifiche di dieci Paesi europei tra cui, per l’Italia, anche l’Università Ca’ Foscari Venezia e ENEA.
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La nave rompighiaccio Laura Bassi
La N/R Laura Bassi è oggi l’unica nave rompighiaccio italiana per la ricerca oceanografica in grado di operare in mari polari, sia in Antartide sia in Artico. È stato sviluppato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS nel 2019 grazie al finanziamento dell’allora Ministero dell’università e della ricerca – MUR e opera a supporto di tutta la comunità scientifica. L’obiettivo principale della nave Laura Bassi è il supporto scientifico e logistico alle missioni polari italiane e al contempo consentire la ricerca oceanografica e geofisica dei ricercatori dell’Ente e della comunità scientifica nazionale ed europea a livello globale e, in particolare, polare. È una rompighiaccio categoria A classe PC5 ed è stata concepita come una nave speciale combinando in maniera ottimale sia capacità carico sia di ricerca scientifica. Ha una stazza da 4028 tonnellate, è lunga 80 metri e larga 17 metri, ha un sistema di posizionamento dinamico che garantisce un’elevata manovrabilità e un’accuratezza di stazionamento in un punto prefissato dell’ordine di 1 metro. La struttura del fasciame, particolarmente robusta, permette di operare in mari coperti da ghiaccio senza temere danni strutturali.