Conferenza Basaglia propone una conversazione online sull’attualità della medicina del territorio
Può il territorio fare salute senza ricorrere all’ospedalizzazione? Può la medicina stringere alleanze con tutte le risorse rintracciabili in uno spicchio di città? Possono i cittadini trovare risposta ai loro bisogni in servizi pubblici a loro misura? Una risposta nelle storie raccontate nel libro “La città che cura” di cui si parlerà giovedì 17 giugno alle 18 nell’incontro online promosso da Conferenza Basaglia.
La salute è una questione relazionale, non semplicemente un fatto psicofisico: per questo non basta un ospedale per garantirla, perché l’ospedale tende ad occuparsi della malattia e a non vedere la persona nella sua interezza, nella sua quotidianità. Una quotidianità spesso fatta di fatica, di solitudine, di povertà, tutti elementi — i così detti “determinanti sociali della salute” — che incidono profondamente nell’insorgenza di una malattia e soprattutto nel suo decorso.
È una consapevolezza che a Trieste è andata maturando grazie all’esperienza basagliana, che ha sempre messo al centro la persona con i suoi bisogni e le sue aspirazioni, la sua unicità e il suo contesto, spesso segnato da forti disuguaglianze sociali. È una consapevolezza che la pandemia ha reso ancora più forte, perché per guarire dal virus non basta un respiratore e neanche il vaccino, ma servono reti, alleanze, strategie condivise.
Di questa scelta di farsi carico delle persone in tutti gli aspetti della loro vita, costruendo non un ospedale ma una città, una comunità che cura, si parla nel libro “La città che cura. Microaree e periferie della salute”, che Giovanna Gallio e Maria Grazia Cogliati Dezza hanno curato per le Edizioni alpha beta Verlag di Merano e che sarà al centro dell’incontro che la Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia, un’associazione nata nel 2010 e ora presieduta dalla psichiatra Giovanna Del Giudice, proporrà online giovedì 17 giugno alle ore 18 nell’ambito di “Leggere per trasformare”, un progetto finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso il quale si è inteso riprendere pubblicamente il discorso sui temi della cittadinanza e del diritto alla salute promuovendo conversazioni mensili attorno ai libri della Collana 180-Archivio critico della salute mentale, di cui è direttore lo psichiatra Peppe Dell’Acqua.
Di Microaree, quei servizi avanzati e diffusi che comprendono da 1000 a 2500 abitanti in cui il cittadino è curato in ogni aspetto della sua esistenza attraverso l’esplorazione del territorio in cui abita e dei soggetti che in quello spazio operano, Maria Grazia Cogliati Dezza, una delle autrici, promotrice del progetto Microaree nel suo ruolo di direttrice del Distretto 2 e coordinatrice sociosanitaria dell’Azienda sanitaria triestina, parlerà con Paola Comuzzi, infermiera referente della Microarea triestina di Cittavecchia, Cecilia Francini, medica di medicina generale a Firenze, e Giorgio Simon, pediatra di libera scelta già direttore generale dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. La conversazione sarà intervallata da letture curate dall’attrice Sara Alzetta.
Sarà possibile seguire l’evento, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste e con l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, collegandosi alla pagina Facebook di Conferenza Basaglia (https://www.facebook.com/conferenzabasaglia/).