Confesercenti Lignano incontra il nuovo sindaco: molti i temi affrontati
Sono stati numerosi i temi trattati in occasione dell’incontro fra Confesercenti Lignano il sindaco Laura Giorgi: dai distretti del Commercio alla creazione del nuovo centro estivo; dalle sanzioni STEP al servizio di disinfestazione delle zanzare; sino alla pista ciclabile. Un’occasione che ha visto anche la partecipazione del consigliere con delega al Commercio, Flavio Prati, e dei rappresentanti di Confesercenti Lignano: il presidente Matteo Battiston, e il suo vice, Mariano Bisogno, assieme al presidente provinciale Marco Zoratti che, dopo essersi congratulato con la neoeletta sindaco, ha esposto le aspettative del comparto economico. «Il sindaco Giorgi – ha sottolineato Zoratti – si è dimostrata, malgrado il recente insediamento della sua Giunta, particolarmente ferrata sugli argomenti proposti da Confesercenti Lignano, tracciando già delle linee di possibile collaborazione futura. La nostra presenza si sta allargando a macchia d’olio e ciò fa ben sperare per la miglior collaborazione possibile con il Comune per affrontare e risolvere, assieme agli altri portatori di interesse, i temi che man mano ci si porranno di fronte. La nuova Giunta comunale – ha proseguito – è partita con slancio e si sta impegnando a fondo per migliorare la capacità attrattiva della nostra località balneare». «Molte cose stanno cambiando a Lignano – ha rimarcato Battiston -. La stagione 2022 sta dando ottimi frutti dal punto di vista delle presenze dei turisti, dell’accoglienza negli alberghi e della ricettività extra alberghiera. Anche i negozi, i bar e i ristoranti, infatti, stanno elevando la qualità delle proposte commerciali per soddisfare al meglio le richieste dei villeggianti italiani e stranieri. Confesercenti cerca di interpretare in modo moderno e operativo il proprio ruolo di associazione datoriale fornendo servizi sia agli associati che ai non associati, poiché crediamo che il compito che svolgiamo debba essere utile al territorio per riavvicinare le attività che non credono più all’utilità dei cosiddetti “corpi intermedi” e che invece, proprio nelle associazioni di categoria possono trovare i giusti interlocutori a cui affidarsi».