Consiglio Fvg: Appalto ad azienda esterna dei servizi di primo intervento dell’ospedale di Maniago, presentata un’interrogazione urgente dal consigliere Maran
Emanuele Zanon, Consigliere regionale di “Regione Futura”, considerate le informazioni assunte in merito alla decisione dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale (ASFO) di appaltare i servizi di primo intervento dell’ospedale di Maniago ad un’azienda esterna, ha depositato un’interrogazione a risposta immediata indirizzata alla Giunta regionale.
Zanon ricorda che: “A Maniago vi è un ospedale da tempo non più ospedale, ora chiamato “Presidio Ospedaliero per la Salute”, il cui punto di primo intervento è sospeso ormai da mesi a causa del protrarsi dell’emergenza Covid-19.”
Il Consigliere era già intervenuto, durante l’ondata primaverile del Covid-19, in occasione della prima chiusura del PPI, manifestando preoccupazione per la scopertura di un servizio importante per la salute dei cittadini, in un territorio fragile, che vede una popolazione perlopiù anziana, residente in comuni e borgate montane e pedemontane con una viabilità non sempre efficiente.
Emanuele Zanon, confrontandosi con amministratori locali, operatori sanitari e cittadini del territorio, alla notizia che l’ASFO avrebbe deciso di proseguire con l’esternalizzazione, attraverso appalto, dei servizi di primo intervento operanti nella struttura sanitaria del maniaghese, chiede alla Giunta se: “L’utilizzo di personale medico sanitario esterno rispetti la norma nazionale e regionale ed in particolare “Il Piano dell’emergenza urgenza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia” approvato con Delibera della Giunta regionale il 16 ottobre 2015.” Infatti – precisa Zanon – al punto 5.2.3 il piano prevede che: <<Per assicurare elevati standard professionali, il personale sanitario che compone gli equipaggi di soccorso territoriale è dipendente del Servizio Sanitario regionale>>.
Pur comprendendo la particolare situazione emergenziale creatasi con la pandemia da Covid-19 e la nota carenza di personale medico infermieristico, Zanon ritiene che: “L’aspetto dell’emergenza-urgenza non possa essere di secondaria importanza. Si renderebbe pertanto necessario come prescritto dal piano regionale, individuare personale dedicato dipendente del sistema, al fine di stabilizzare uno staff che dia continuità in un servizio essenziale”. Zanon, si è più volte espresso già quand’era sindaco di Cavasso Nuovo per la necessità di dotare l’area emergenza di un’auto medica con rianimatore.
La posizione del Consigliere regionale Zanon, è sostenuta anche da alcuni amministratori locali del mandamento.