Contributi acquisto prima casa. Patto per l’Autonomia: «Si rivedano i criteri in vigore. Penalizzati i cittadini delle aree montane e rurali»
«Si rivedano i criteri per determinare i contributi per l’acquisto della prima casa tenendo conto delle differenze abitative tra le zone della regione». È la richiesta formulata alla Giunta Fedriga, con un ordine del giorno, dal consigliere regionale del Patto per l’Autonomia Giampaolo Bidoli che porta l’attenzione sul tema degli incentivi ai privati cittadini a sostegno dell’acquisizione o del recupero di alloggi da destinare a prima casa. «L’attuale Regolamento prevede limitazioni rispetto alla metratura della casa per l’accesso ai contributi: 150 metri quadrati per acquisti con contestuale recupero e 120 per il solo acquisto. Questa misura – spiega Bidoli – danneggia coloro che vorrebbero accedere a questi contributi in particolare nelle aree montane e pedemontane, ma anche in diversi territori rurali, poiché non tiene in considerazione il fatto che proprio in quei contesti molte abitazioni, datate e magari da tempo disabitate, presentano le metrature superiori. Il criterio metrico in vigore preclude l’accesso al contributo regionale a quanti intendano acquisire quella tipologia di abitazioni e li incentiva a ricorrere alla costruzione del nuovo con una metratura inferiore. L’auspicio, dunque, è che la Giunta – che più volte ha dichiarato la propria attenzione ai territori liminali – modifichi il Regolamento aumentando i metri quadri per l’accesso ai contributi, tenendo conto della situazione abitativa delle aree montane».