Cresce il consumo di pizze surgelate, alla Roncadin 148,5 milioni di euro di fatturato (+6%)
Appare evidente che in questa fase che vede le famiglie frequentare sempre meno i locali anche una pizza diventa più casalinga. Così la Roncadin, l’azienda di Meduno (PN) specializzata nella produzione di pizze surgelate di alta qualità per la Grande distribuzione italiana e internazionale, ha chiuso il bilancio 2021 con 148,5 milioni di euro di fatturato e una crescita del +6% rispetto all’anno precedente. L’azienda friulana è riuscita a consolidare e superare l’exploit del 2020, dovuto al forte rialzo nei consumi alimentari domestici, specialmente nel comparto surgelati, dovuto al cambiamento delle abitudini portato dalla pandemia. «Con 100 milioni di pezzi prodotti in un anno siamo al massimo della capacità produttiva ma l’obiettivo è crescere ancora, investendo sulle persone, sullo sviluppo dello stabilimento e sul rafforzamento del nostro marchio nei mercati italiani e stranieri – conferma l’amministratore delegato Dario Roncadin –. Al momento però dobbiamo fare i conti con una situazione congiunturale difficile, data dai rincari dell’energia e delle materie prime, che hanno fatto crescere i costi di produzione del 15%». Oltre ai dati economici, anche quelli occupazionali portano un segno positivo: con 44 stabilizzazioni e 88 nuovi ingressi, il personale impiegato da Roncadin ha raggiunto a fine 2021 le 779 unità (nel 2018 erano 465), di cui 684 sono dipendenti assunti direttamente all’azienda. «Il lavoro in Roncadin si svolge prevalentemente su turni e la maggior parte dei lavoratori, 560, hanno contratti part-time – prosegue Dario Roncadin –. Le donne rappresentano l’80% della forza lavoro, l’età media è di 43 anni e il 15% dei lavoratori è sotto i 30 anni. Dobbiamo dunque offrire un ambiente attento al work-life balance, dinamico, orientato alla flessibilità e ricco di opportunità per tutti. Le scelte fatte negli ultimi anni vanno proprio in questa direzione e hanno un impatto positivo non solo su Roncadin, ma sull’intero territorio di Meduno e della sua valle, che da area interessata sempre più allo spopolamento, si sta trasformando in un polo attrattivo per profili con elevate competenze».
La valorizzazione delle persone, affermano alla Roncadin, è da sempre uno dei pilastri dell’attività di Roncadin, che da poco si è ufficialmente trasformata in una Società Benefit. In ambito HR sono stati adottati un nuovo sistema di job posting interno, nuovi canali di comunicazione con l’uso di app innovative, un forte impegno del CRAL aziendale per le attività ricreative (pranzi, gite, sport), progetti di conciliazione famiglia-lavoro (come i laboratori di panificazione e i centri estivi per i figli dei dipendenti, aperti anche alla comunità) e numerose iniziative di formazione. In quest’ultimo ambito, la novità lanciata nel 2021 è stata il Piano Talent, percorsi dedicati all’accrescimento delle soft skill che coinvolgerà sempre più dipendenti perché, osserva Dario Roncadin, «alimentare la crescita delle competenze del proprio organico è fondamentale». Il tutto sempre partendo dalle esigenze delle persone e raccogliendo i loro feedback: proprio per questo ha avuto grande successo l’iniziativa “Un caffè con Dario”, incontri di 15 minuti che ciascun lavoratore può fissare per parlare direttamente con l’amministratore delegato. «Ho già incontrato i primi 25 dipendenti e si sono confermati momenti preziosissimi – sottolinea l’AD – perché il filo diretto con le persone è la base su cui impostare qualsiasi progetto di sviluppo».