Criticità “natalizie” al Pronto soccorso di Udine. Honsell interroga la giunta regionale
“Questa mattina ho depositato in Consiglio regionale un’interrogazione indirizzata all’assessore Riccardi per conoscere le motivazioni relative alle problematiche riscontrate da alcuni cittadini, durante il periodo natalizio, nelle strutture di Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Nel documento sollecito un ragguaglio in merito a come la Giunta intenda procedere per assicurare questi servizi fondamentali ai cittadini nei mesi futuri e, in particolare, nei periodi collegati alle festività”.
Così, in una nota, il consigliere regionale Furio Honsell (Open Fvg) che ha continuato spiegando che “il caos segnalato al Pronto soccorso di Udine non è stato rilevato solamente dai principali organi di stampa, si parla di oltre 1.100 ingressi tra Natale e Capodanno, ma altresì da numerosi pazienti che hanno reso note diverse problematiche. Alcuni codici arancioni, per esempio, hanno dovuto aspettare in barella per diverso tempo prima di ricevere un’adeguata assistenza all’interno dei locali mentre altri pazienti hanno dovuto attendere a lungo la valutazione del triage nell’atrio per poter accedere alle strutture”.
“Queste sono le problematiche che hanno contraddistinto quest’ultimo periodo, con situazioni di overbooking dei posti letto e forte stress per i pazienti e per la sicurezza degli operatori sanitari e dei medici. Inoltre – ha proseguito l’esponente di opposizione – molti cittadini ci hanno riferito circa il mancato funzionamento, già da diversi mesi, dei pannelli informativi di segnalazione nella sala d’attesa per l’accesso alle prestazioni del Pronto soccorso”.
“Ci chiediamo – conclude Honsell – se questa situazione sia causata dall’incapacità di organizzazione da parte dell’assessore e dalla dirigenza di Asuf. A tal proposito, secondo alcune notizie, a dicembre vi sarebbe stata una rottura, con scambio di accuse incrociate, tra la società cooperativa Amaltea e l’Azienda sanitaria per la gestione dei codici minori attraverso medici gettonisti mentre, ad inizio gennaio, il primario del Pronto soccorso di Udine è stato trasferito ad Arcs. Informazioni che fanno presagire più di qualche problema all’interno della gestione delle relazioni nell’organizzazione sanitaria udinese”.