Cupla Fvg: nove priorità per la sanità regionale presentate e discusse con il presidente della III commissione consiliare Carlo Bolzonello
Nove priorità per il sistema socio-sanitario Fvg al fine di garantire i diritti delle persone anziane: sono quelle che il Cupla Fvg, il Coordinamento unitario pensionati lavoratori autonomi che riunisce 80mila associati ed è presieduto da Pierino Chiandussi, ha consegnato al consigliere regionale Carlo Bolzonello, presidente della III Commissione consiliare l’organismo del Consiglio regionale competente in materia socio-sanitaria. Raccogliendo gli stimoli, il presidente Bolzonello ha assicurato attenzione e ha invitato il Cupla Fvg «a essere protagonista con proposte e progetti specifici anche per affrontare o risolvere in modo innovativo problemi noti o non ancora giunti all’attenzione del legislatore».
Presenti all’appuntamento svoltosi lunedì 17 luglio a Udine, il coordinatore regionale del Cupla Fvg, Pierino Chiandussi, e i componenti del direttivo: i due vice Sergio Cozzarini e Guido De Michielis, Maria Rosa Zanin e Paolo Brotto affiancati da Pietro Di Lena e Antonio Buso.
Attivazione delle Case di Comunità impiegando i fondi Pnrr, un rapporto più equilibrato ed integrato tra pubblico e privato, riduzione dei tempi per accedere alle liste d’attesa e socio-sanitarie, decongestionamento del Pronto Soccorso, rafforzamento del personale socio-sanitario, diffusione dei Centri diurni, potenziamento dell’Assistenza domiciliare integrata, sviluppo delle Rsa per renderle più aperte alla famiglia e ai volontari, investimento nelle competenze di carattere organizzativo e potenziamento della telemedicina sono i titoli delle priorità che sono state sviluppate dal Cupla Fvg nel confronto con Bolzonello.
«Sono priorità ricomprese anche nella “Carta per i diritti delle persone anziani e i doveri della comunità”, stilata dalla commissione per la riforma dell’assistenza agli anziani istituita presso il ministero della Sanità e che noi riteniamo essere fondamentali – ha affermato in premessa il coordinatore Chiandussi -. Si tratta di questioni che abbiamo messo a fuoco con un lungo e importante lavoro di confronto con il territorio e sottoposto all’attenzione della Regione in più occasioni e con spirito costruttivo».
Osservazioni e stimoli che il presidente Bolzonello ha raccolto inserendoli in un più ampio quadro di ripensamento del sistema, per continuare a porre al centro le persone e dare le risposte che servono. Per l’immediato ha posto l’accento sui 125 milioni destinati alla Salute nell’assestamento di Bilancio di luglio, dei quali «10 milioni per l’abbattimento delle liste d’attesa con una nuova formula: sono risorse ripartite tra le tre aziende sanitarie senza vincolarle a modalità specifiche di spesa. Sarà ciascuna direzione generale a individuare priorità e i metodi più efficaci per raggiungere l’obiettivo. A gennaio il consuntivo», ha spiegato.
Un’anteprima di una modalità di affrontare i problemi «per processi piuttosto che per strutture», ha aggiunto Bolzonello che, restando all’assestamento, ha evidenziato anche «lo stanziamento di risorse per implementare l’infrastruttura informatica a servizio della telemedicina – anche questo un modo per agevolare la domiciliarità» – il milione di euro per interventi strutturali nelle Rsa e la quota destinata agli ospedali, perché realizzino programmazione e progetti su cui poi investire.
In un’ottica di legislatura, Bolzonello ha invitato a pensare alla salute come un processo che comprende tre momenti: il prima dell’ospedalizzazione, la clinica ospedaliera, il post ricovero. Nell’approcciarli, «ci siamo dimenticati di avere due pilastri: il terzo settore e l’integrazione necessaria e reale tra i profili sanitari e quelli sociali. Una delle sfide sarà come rendere il sociale parte integrante del nostro progetto di salute”.
Tra le criticità discusse, quella della mancanza dei medici di medicina generale e della reticenza della categoria a essere protagonista nelle Case di comunità. «Questi professionisti non sono dipendenti del sistema sanitario – ha precisato Bolzonello – e la loro posizione nel sistema è materia di competenza statale e regionale. La rinnovata concezione di queste figure è un tema già posto al Governo dalla Conferenza delle Regioni presieduta dal presidente Massimiliano Fedriga».
Articolato il confronto che è seguito, in cui tutti i componenti il direttivo hanno preso la parola. «È stato un incontro positivo e costruttivo – ha considerato al termine Chiandussi –. Ci auguriamo di vedere risposte ai problemi evidenziati, che sono quelli vissuti ogni giorno dai nostri anziani. Contemporaneamente, Cupla Fvg continuerà a essere parte attiva per un filo diretto progettuale e costruttivo con la III commissione consiliare».