Dal Consiglio regionale Fvg mozione sulla necessità di realizzare un bypass nel Lago di Cavazzo. Soddisfazione dei Comitati Salvalago
Recentemente il Consiglio regionale, dopo un percorso sofferto ed un intenso confronto, ha approvato con un solo voto contrario una mozione con cui riafferma la necessità di realizzare un bypass del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni per convogliare direttamente a valle del lago le acque gelide, torbide e talvolta limose che la centrale di Somplago scarica nel lago devastandolo. Ciò mediante una o piu’ tubazioni posate sul fondo del lago o in galleria sulla sponda est o su quella ovest. Tale mozione impegna inoltre la giunta regionale:
-“a dare concreto seguito alle valutazioni tecniche relative alla valvola di regolazione del bypass delle acque scaricate dalla centrale di Somplago e quant’altro ritenuto necessario per la precisa individuazione degli interventi di mitigazione degli impatti della centrale stessa al fine della rinaturalizzazione del Lago di Cavazzo, e con ciò a cominciare l’opera di reintegro della naturalità del lago e di restituzione della sua fruibilità, come previsto dal Piano Regionale di Tutela delle Acque e come richiesto dalle comunità rivierasche e del comprensorio”;
– “a valorizzare il più grande lago della regione, patrimonio ambientale da cui dipende lo sviluppo sociale ed economico di un territorio che sta già patendo pesanti impatti negativi, quali la centrale idroelettrica, la destinazione a discarica dello smarino della più pescosa parte nord del lago, l’autostrada con il mastodontico viadotto, l’oleodotto e relativa stazione di pompaggio ora funzionante a metano”.
Il Comitato di tutela del bacino montano del Tagliamento e il Comitato Salviamo il Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni ritengono che questa mozione segni un passo positivo verso la realizzazione di un bypass che ripristini la naturalità e fruibilità del lago.
Purché si evitino lungaggini, i Comitati ritengono positiva l’indicazione della mozione di eseguire:
– “un bilancio idrogeologico del lago in modo da poter verificare definitivamente la sostenibilità tecnica di una valvola di regolazione del bypass, che servirebbe in caso di necessità a garantire gli attuali livelli del lago”;
-“l’esecuzione dell’analisi del fondale tramite carotaggi, della modellistica della circolazione idrica del lago, nonchè lo sviluppo di un modello di simulazione per la valutazione di scenari di esercizio della centrale, finalizzato a comprendere la fattibilità del ricorso ai fermi della centrale in presenza di acque fangose, come accade in presenza di forti piogge in Carnia”.
I Comitati e la gente della Valle del Lago lottano da decenni per la rinaturalizzazione del lago mediante un bypass infine previsto dal Piano Regionale Tutela Acque del 2018. Bypass indispensabile per recuperare le condizioni di naturalità del lago stesso e di garantirne la fruibilità, anche in chiave turistica.
Inoltre i Comitati, i Comuni e la gente attendono le conclusioni della Conferenza dei Servizi sulla realizzazione di un canale derivatorio delle acque di scarico del lago ad opera del Consorzio Bonifica Pianura Friulana tra il canale Sade di Trasaghis ed il canale consortile a Campolessi di Gemona, passando per la zona industriale di Trasaghis, Osoppo e sotto il Tagliamento. Un’opera che i Comitati, i Comuni interessati e la popolazione giudicano inutile, costosa (105 milioni di Euro!) e soprattutto che comporti una ulteriore servitù per il lago oltre a un pesante impatto ambientale sul Tagliamento e sui Comuni di Trasaghis e Osoppo, che con Bordano e Cavazzo e altri Enti e Privati si sono dichiarati contrari all’opera in questione.
A parere dei Comitati il Consorzio di Bonifica anziché costruire tale condotta farebbe meglio ad attenersi al saggio detto “conservare il troppo per il poco” derivando alla sua presa di Ospedaletto dal Tagliamento, quando è in piena, più acqua possibile “stoccandola” nei canali consortili, nelle cave o in bacini della pianura per utilizzarla nei periodi siccitosi, contribuendo così ad evitare esondazioni in quel di Latisana.
I Comitati, saranno sempre vigili, continueranno la loro azione di informazione della popolazione locale e regionale, di stimolo e di proposta e se servirà anche di costruttiva critica nei confronti di tutti gli attori di questa importante partita. Non mancheranno di sollecitare i Consiglieri regionali ad esercitare il loro potere di controllo sull’operato dell’Assessorato alla Difesa dell’Ambiente per evitare che, come già accaduto con le ipotesi di bypass già indicate dagli esperti nominati dai Comuni rivieraschi nel Laboratorio Lago, anche questa mozione finisca sotto chiave in un cassetto per opera di una manona di questo assessorato.
Franceschino Barazzutti – Comitato di Tutela del Bacino Montano del Tagliamento
Claudio Polano – Comitato Salviamo il lago di Cavazzo o dei Tre Comuni