Dalla giunta nomine del Consiglio regionale Fvg l’ok alla candidatura Antonini ad amministratore unico di Insiel

Disco verde, da parte della Giunta per le nomine del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, nei confronti della proposta riguardo la figura professionale di Diego Antonini per ricoprire l’incarico di amministratore unico di Insiel Spa. Il parere positivo, giunto a maggioranza dei presenti e senza espressioni di voto negative, è stato manifestato a Trieste nella sala Gialla della sede dell’Assemblea legislativa. Ha inoltre trovato unanime condivisione la decisione di dare seguito alle future disposizioni dell’organismo attraverso regolari audizioni in sede di Commissioni competenti dei soggetti e delle realtà interessate, come auspicato anche dal rappresentante del Gruppo Misto. A inizio lavori, la Giunta regionale (attraverso il vertice della direzione Servizi generali e Servizi informatici) ha illustrato le motivazioni che avevano portato, nel 2019, al passaggio da 3 a 5 soggetti per il consiglio di amministrazione di Insiel Spa per giungere, ora, a un professionista singolo. Allora, è stato spiegato, si era rivelato necessario ovviare a una percezione errata di Insiel come struttura quasi separata dalla Regione Fvg e, quindi, recuperare un rapporto con l’intera società, attraverso personalità riconosciute espresse dai territori. Dopo aver raggiunto risultati importanti con la formula a 5, quindi, la virata verso l’amministratore unico (comunque previsto dallo statuto) che è motivata, invece, da esigenze legate a una maggiore rapidità ed efficacia. Insiel, ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo regionale, durante la pandemia ha saputo offrire risposte importanti e invidiate dalle altre Regioni. Un grande e resiliente patrimonio di dati e competenze che, in vista della delicata transizione digitale, consentirà di coinvolgere ulteriormente i Comuni, rendendoli parte minoritaria della società in house e consentendo loro di godere dei servizi offerti in maniera ancor più concreta. Proprio in tal senso, è stato concluso, le esperienze consolidate di Antonini vanno considerate un valore aggiunto che può portare al raggiungimento di ulteriori traguardi. Giunta dal fronte Pd, da dove è stata evidenziata anche la necessità di fornire agli Enti locali una guida efficace per poter usufruire realmente dei vantaggi economici garantiti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è stata accolta anche la proposta di procedere quanto prima a un’audizione specifica in sede di Commissione che vedrà protagonisti i vertici di Insiel e la direzione competente. L’introduzione dell’amministratore unico della società di informatica Insiel non vede quindi contrari i consiglieri regionali del Gruppo del Pd, nonostante appaia loro piuttosto surrettizia la giustificazione data in sede di Giunta per le nomine del passo indietro rispetto alla scelta opposta di tre anni fa, quando si decise di allargare il Consiglio di amministrazione da 3 a 5 componenti. A detta del Gruppo di Centrosinistra, la scelta necessaria ora è però quella che Regione e Insiel lavorino davvero per i territori, per rendere effettivo il processo di digitalizzazione dei Comuni, molti dei quali, senza strumenti, sono rimasti indietro.  Ci sono dati, affermano i dem in una nota, che indicherebbero come quasi metà dei Comuni della nostra regione non stiano e non intendano dare corso all’agenda digitale 2026 attingendo alle risorse offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza non certo per mancanza di volontà, ma per l’assenza di sufficienti risorse soprattutto dal punto di vista del personale e di competenze specifiche in grado di seguire tali processi; in questo modo si rischia di allontanare ancora di più la capacità dei Comuni di dare servizi efficiente ai cittadini. È quindi quanto mai necessario, a loro dire, che Insiel svolga un ruolo proattivo stimolando e supportando i Comuni in questo processo di digitalizzazione.  “Numerose le sfide che attendono l’amministratore unico di Insiel, Diego Antonini, ha detto il Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle. Il tema più delicato, per i pentastellati, riguarda il prodotto principale della società di tecnologie ICT in house del Friuli Venezia Giulia, vale a dire il fascicolo sanitario elettronico, soprattutto per quanto riguarda i vincoli legati alla privacy e la portabilità dei dati da Regione a Regione. Di grande rilevanza, anche gli strumenti di difesa di fronte al rischio di guerra informatica che arriva dagli attuali scenari internazionali. Si tratta di questioni che vanno affrontate con grande tempestività e di cui anche la politica deve occuparsi, sostiene il Gruppo consiliare di Opposizione che per questo chiederà un’audizione nella Commissione competente, auspicando che venga convocata in tempi brevi.