De Toni “dispiaciuto” per le dichiarazioni del Vicepresidente Anzil

Non sappiamo se questa mattina fischiavano le orecchie al sindaco di Udine Alberto Felice De Toni mentre pubblicavamo la notizia che a Udine dalla Regione  sarebbero arrivate briciole, ricordandogli che forse non ha politicamente preso bene le misure. Di fatto comunque il sindaco ha battuto un colpo e con una nota si è detto dispiaciuto più che dei mancati finanziamenti  delle dichiarazioni del Vicepresidente Anzil in merito alle scelte del CDA della Fondazione del Teatro.   “Abbiamo sempre mantenuto – e vogliamo mantenere – ottimi rapporti con la Regione, sia a livello formale che informale, improntati alla massima collaborazione. Lo testimoniano diversi progetti andati a buon fine come ad esempio, proprio in ambito cultura, quello relativo al Cinema Centrale”. “Spero, prosegue il sindaco di Udine, che la diatriba non si prolunghi, ritenevo infatti di aver già chiarito di persona al Vicepresidente le ragioni e le prassi dell’operato del CDA che, come da Statuto, opera in maniera del tutto autonoma. Purtroppo le nomine della Regione, per altro di persone competenti nel ruolo, sono state formalizzate solo il 7 dicembre, dopo circa sette mesi dalla scadenza del precedente CDA. Malgrado questo avevo già espresso le mie scuse al vicepresidente per la mancanza del coinvolgimento della Regione, a livello informale, sulle scadenze dei contratti dei direttori di prosa e musica, nonostante le nomine mancanti”. “Il CDA ha operato le sue scelte sulla base dei numeri della stagione in corso, valutando l’opportunità di rinnovare i contratti ai due direttori. Entrambi – ricordo – nominati dal precedente CDA, espressione della passata amministrazione. Secondo i dati forniti la stagione di prosa ha fatto registrare un aumento degli incassi degli abbonamenti del 20,8%, mentre la stagione di musica ha perso il 18,8%. Di fronte a questa situazione il CDA guidato dal presidente Paolo Vidali, in autonomia, ha quindi deciso di non rinnovare il contratto alla direttrice del cartellone musicale. Sono sicuro che la Regione abbia a cuore le sorti della maggiore istituzione culturale cittadina e che sarà in prima fila, come fatto fino ad adesso, per offrire al pubblico del territorio friulano un’offerta di alto livello nonché di suo gradimento. Da parte mia confermo lo spirito di collaborazione che ha sempre improntato il mio agire e che spero di trovare ancora in Regione”. “Auspico, conclude De Toni,  che questa controversia si risolva nel migliore dei modi per parlare di temi strategici: Udine e il Friuli hanno necessità di un patto territoriale tra istituzioni in cui Comune e Regione cooperano con concretezza per il bene del territorio. Un accordo in cui credo dal primo giorno di mandato e sono convinto che anche alla Regione, che proprio in queste ore sta varando il bilancio, interessi il futuro delle cittadine e dei cittadini udinesi”.  Peccato, aggiungiamo noi, che per collaborare  bisogna essere in due ad essere galantuomini  e che il centrodestra si è ormai abituato a brandire il bastone del comando come una clava. Prima lo capirà  il sindaco e meglio sarà.