E-commerce e libri: non ci sono solo le grandi librerie online ma sono entrate in gioco direttamente le case editrici

Sono un milione i lettori italiani che negli ultimi dodici mesi hanno acquistato almeno un libro attraverso i siti delle case editrici: una cifra raddoppiata rispetto ai dati di maggio 2020 e quadruplicata rispetto a marzo. Lo racconta il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2021 presentato dall’Associazione Italiana Editori (Aie). Le pagine del Rapporto danno sostanza – attraverso i numeri e i confronti con gli anni precedenti – alla percezione dei profondi e rapidi cambiamenti che si sono sperimentati dal principio della pandemia, fotografando il 2020 come un anno di svolta. D’altronde i dati del primo semestre del 2021 non risulterebbero comprensibili né spiegabili senza aver chiaro quanto è avvenuto nel 2020, anno pandemico spartiacque per il settore, il Paese e l’intero mondo. L’emergenza ha accelerato processi industriali e distributivi, organizzativi e tecnologici, di comportamento e acquisto già attivi e presenti nel tessuto imprenditoriale, nella filiera e nel pubblico. Ma lo ha fatto con un’intensità tale da modificare significativamente il paradigma di riferimento.  Il risultato è che si sono dimolto modificati i canali di diffusione e vendita del libro. Secondo rielaborazioni di AIE su dati di fonti diverse, le librerie on-line nel periodo 4 gennaio-11 novembre si attestano sugli stessi livelli del 2020 (43,5%) e in netta crescita rispetto al 30% del 2019. Le librerie fisiche hanno il 51,5% del mercato, la grande distribuzione (Gdo) il 5%. La crescita del mercato nel 2021, quindi, è il frutto dei forti aumenti di vendite nelle librerie on-line (dai 329 milioni del 2019 ai 506 del 2020, per poi arrivare ai 590 di quest’anno) e del recupero delle librerie fisiche che dopo i 711 milioni di vendite del 2019 erano scese a 601 nel 2020 e adesso risalgono a 698. In lieve flessione la Gdo a 68 milioni di euro. Sulfronte della produzione. Dopo il rallentamento del 2020 causa pandemia, torna a salire il numero di novità pubblicate a stampa: sono 68.057, in crescita del 10% rispetto al 2020 e in calo dell’1% rispetto al 2019. In flessione dell’11% rispetto al 2020 e del 2% rispetto al 2019 le novità pubblicate in e-book, 40.866.  “Nella rivoluzione della distribuzione e dell’acquisto di libri seguita ai mesi di lockdown, spiega il responsabile dell’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Giovanni Peresson,  non c’è spazio solo per le grande librerie online: l’e-commerce è una realtà che si è imposta a tutti i livelli”. Del tema si è discusso a Più libri più liberi, Fiera della piccola e media editoria di AIE che si chiude oggi a Roma. Secondo i dati raccolti da Pepe Research e rielaborati dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori e riferiti a settembre 2021, negli ultimi 12 mesi il 39% dei lettori dichiara di aver acquistato un libro su Amazon, il 7% su Ibs.it/laFeltrinelli, il 5% in altre librerie online, il 4% direttamente sui siti delle case editrici. La progressione degli acquisti sui siti delle case editrici, pur su percentuali ancora piccole, è evidente e costante rispetto all’1% di marzo 2020, il 2% di maggio 2020, il 3% di ottobre 2020.
Questo fenomeno si inscrive all’interno della maggiore familiarità che gli italiani hanno acquisito nei mesi di pandemia rispetto all’e-commerce: sono 2,7 milioni le persone che hanno iniziato ad acquistare in rete e che prima non lo facevano, pari all’11% dei lettori.
Oggi, così, il 55% dei lettori ha familiarità con gli acquisti in rete e ne ha fatto almeno uno negli ultimi dodici mesi. Le consegne a domicilio da parte delle librerie, invece, dopo aver toccato un picco del 10% a maggio 2020, in pieno lockdown, sono diminuite fino al 3% di settembre 2021.