E’ iniziata nel mar Ionio l’esercitazione Nato Dynamic Manta 2021, era proprio il caso di farla?
E’ iniziata nel mar Ionio l’esercitazione Nato Dynamic Manta 2021, ma per i militari c’è la quarantena come per i migranti? Era proprio il caso di attuare questa esercitazione mentre la pandemia imperversa? Domande legittime alle quali difficile dare una risposta se non entrando nella mente dei militari. Comunque da ieri 22 febbraio 2021 al 5 marzo 2021 si svolgerà sullo Ionio questa esercitazione anti-sommergibile NATO “Dynamic Manta 2021“. L’area interessata si estende dal suolo a FL80 ad est della Sicilia interessando anche le FIR di Atene e Malta. La “Dynamic Manta” (DYMA) è una delle annuali esercitazioni NATO con lo scopo di garantire l’interoperabilità costante tra forze aeree, di superficie e subacquee nella lotta anti-sommergibile.
All’esercitazione prenderanno parte 6 sommergibili provenienti da Francia, Grecia, Italia, Turchia e Stati Uniti sotto il controllo del Comando Sommergibili della NATO (NATO Submarine Command – COMSUBNATO) e 5 navi di superficie provenienti da Francia, Grecia, Italia, Spagna e Turchia. Parteciperanno anche 5 velivoli da pattugliamento marittimo con relativi elicotteri provenienti da Francia, Germania, Italia, Grecia, Stati Uniti. La Francia impiegherà anche il gruppo di attacco della portaerei Charles De Gaulle.
“Naturalmente i porti di Catania ed Augusta fanno notare dalla Rete Antirazzista Catanese, Comitato NoMuos/NoSigonella, sono a completa disposizione delle navi da guerra, mentre l’ hotspot di Lampedusa reclude oltre 1200 migranti e non è certo vengano osservate le misure di prevenzione del contagio e nei porti siciliani sono ferme navi umanitarie per vergognosi cavilli ed a Augusta gli equipaggi delle Ong SOS Mediterranèe e Salvamento Maritimo Humanitario devono osservare 2 settimane di quarantena. Ma al peggio non c’è fine, aggiungono dal comitato, ben 4 navi quarantena sperperano risorse pubbliche (ciascuna 1 milione di euro al mese solo di noleggio), quanto basterebbe cercare in terraferma luoghi sicuri d’accoglienza, ma da Musumeci alla Lamorgese da 10 mesi si alimenta il panico contro i/le migranti, per trovare un facile capro espiatorio alla crescente ansia sociale per la probabile terza ondata della pandemia. E mentre prosegue, dai lager libici fino alla Bosnia, il genocidio di donne, bambini ed uomini – nel Canale di Sicilia si contano dall’inizio 2021 il triplo di morti per naufragio- i governi europei e Frontex proseguono nell’indifferenza generale i respingimenti nei lager libici (oltre 2200 persone dall’inizio dell’anno)ed il rinnovo degli accordi con il criminale “governo” libico a beneficio dei profitti delle mafie mediterranee. Facciamo appello conclude la Rete Antirazzista Catanese, Comitato NoMuos/NoSigonella , a sostenere concretamente la preziosa attività delle Ong delle navi umanitarie e a mobilitarci per l’abolizione delle navi quarantena e per chiedere con forza il trasferimento immediato dei naufraghi a terra”.