E’ scontro aperto tra Amministrazione comunale e Comitato a Porpetto sul polo logistico lungo la Variante S.P.80
Mercoledì scorso in Consiglio Comunale a Porpetto si respirava aria pesante. Oggetto del contendere: la proposta di delibera presentata dall’opposizione, che impegnava la Giunta a non autorizzare in futuro nuovi insediamenti di carattere logistico e similari per dimensioni, etc. lungo la Variante S.P.80. è stata bocciata con una maggioranza risicata: 7 voti contrari e 6 a favore, segno inequivocabile che questo argomento sta creando conflitti all’interno della maggioranza stessa. I 6 Consiglieri (tra i quali non solo quelli di minoranza, ma anche il Vicesindaco Simone Bernardi e il Consigliere Caterina Bianchin) hanno preso una ferma posizione, contraria a questo tipo di intervento sul territorio. Molto accesi anche i toni delle proteste del pubblico presente in sala civica: cittadini preoccupati che non accettano di vedersi svalutare le proprie abitazioni, mettere a rischio la salute, le falde acquifere, vedere compromesso il paesaggio e perdere l’identità del Paese, solo per favorire una logica di profitto e speculazione imprenditoriale. Una parte consistente della Comunità non è disposta ad abbassare la testa di fronte ad un’Amministrazione che, in nome di alcuni posti di lavoro e di solo presunti benefici finanziari per le casse comunali, continua ad insistere su un tipo di intervento che ha già prodotto problemi sociali e danni ambientali irreversibili in altre Regioni del Nord Italia.
La cittadinanza attende pazientemente di sapere dove sono finiti i soldi ottenuti in questi anni con i bandi regionali (e non solo) e perché i relativi lavori pubblici, come ad esempio (e solo per citarne alcuni), l’adeguamento antisismico della scuola media “G.Guareschi” o la realizzazione della caserma di Castello, non sono ancora stati avviati.
Con la votazione è stato bocciato anche un punto, molto sentito dalla cittadinanza, che chiedeva all’ Amministrazione di impegnarsi ad intraprendere attività informative e partecipative qualora ci fossero nuove proposte d’insediamento da parte di imprenditori della logistica ed altri. Il discorso del Sindaco, ha lasciato i presenti esterefatti e molto preoccupati a cominciare dal riconoscere di aver “sottostimato il tema e di aver voluto occultare informazioni” (…trascrizione dal filmato del Consiglio Comunale) sul progetto preliminare, riservando a pochi eletti l’onore di conoscere quanto da un anno si progettava di fare nell’area agricola tra la S.P80 e l’abitato di via Marconi. Nel suo lungo discorso, che è sembrato più un comizio (e l’ennesima “arrampicata sugli specchi”), il Sindaco ha contestato i dati e minimizzato gli impatti ambientali, sociali e sanitari che il Comitato “No Polo Logistico – difendiamo il territorio” ha in questi mesi messo in evidenza nelle proprie assemblee, senza però portare dei dati a supporto delle sue idee sul progetto ….
Sorgono spontanee due domande:
1- Se non fosse nato un Comitato per informare e sensibilizzare la popolazione a che punto sarebbe la questione adesso? Con molta probabilità, sarebbe in Consiglio, pronta per il cambio di destinazione d’uso urbanistica, con il progetto da 3.000.000 di metri cubi che la Cittadinanza insieme al Comitato sono riusciti, per adesso, a bloccare.
2- Che garanzie di tutela hanno i cittadini, su argomenti quali salute, ambiente, traffico… da questa Amministrazione che già ora minimizza i problemi?
Il Comitato sarà presente martedì 8 aprile alle ore 20.00 in “Villa Dora” via Plebiscito 2 a San Giorgio di Nogaro per spiegare le sue motivazioni contro un progetto che l’Amministrazione continua a volere, forse di dimensioni un po’ ridotte, a ridosso dell’abitato di Porpetto e degli impianti sportivi. Conta sulla solidale partecipazione della cittadinanza sangiorgina e di tutti quanti vogliano partecipare alla serata informativa e alla raccolta firme per la petizione regionale.