Egitto, scarcerata dopo 1.644 giorni di prigionia
Il 31 dicembre 2021, dopo aver trascorso in carcere in attesa del processo 1.644 giorni, la prigioniera di coscienza Ola al-Qaradawi è stata finalmente rilasciata. Lo annuncia Amnesty International Italia. Cinquantasei anni, madre di tre figlie e nonna di cinque, figlia di uno studioso di religione islamica in esilio, al-Qaradawy era stata arrestata il 30 giugno 2017 ad Alessandria insieme al marito. Entrambi erano stati accusati di “sostegno al terrorismo”. Al termine dei due anni di detenzione preventiva, in base alla nota e illegale prassi delle “porte girevoli”, sul punto di uscire dalla prigione al-Qaradawy era stata nuovamente posta sotto indagine per “aver usato le sue relazioni all’interno del carcere per fondare un gruppo terrorista”, sebbene fosse rimasta in isolamento dal giorno dell’arresto. ma quella di Ola al-Qaradawi non è la sola scarcerazione di “fine anno”, infatti il 23 dicembre l’attivista egiziana Sanaa Seif è stata scarcerata dopo aver scontato una condanna a 18 mesi per “divulgazione di notizie false tramite i social media” e “offesa a un pubblico ufficiale”. Sanaa Seif era stata arrestata il 23 giugno 2020 mentre si stava recando negli uffici della Procura del Cairo per denunciare un’aggressione subita il giorno prima fuori dalla prigione di Tora, davanti alla quale stava manifestando insieme alla sorella Mona e alla madre Laila per chiedere il rilascio dei prigionieri a causa della diffusione della pandemia da Covid-19. Attiva nel movimento egiziano per i diritti umani sin da minorenne, Sanaa Seif ha preso parte alle manifestazioni pacifiche della rivoluzione del 2011 e da allora si è sempre impegnata nella promozione dei diritti economici e sociali e nelle campagne per la scarcerazione dei prigionieri di coscienza. A causa di queste attività, tra il 2014 e il 2016 aveva già trascorso diversi mesi in carcere. Sanaa Seif è la sorella di Mona Seif e di Alaa Abd el-Fattah, tra i più importanti difensori dei diritti umani dell’Egitto. Il 20 dicembre 2021 Alaa Abd el-Fattah è stato condannato a cinque anni per diffusione di notizie false.