Elezioni, Shaurli: Tutta la classe dirigente sconfitta ma rispetto per candidati e militanti
“Ai cittadini non interessa alcunché delle nostre rese dei conti, di personalismi, ambizioni frustrate o delusioni, a partire dalle mie. A maggior ragione se il limite che noi stessi ci riconosciamo è essere percepiti come distanti dai problemi e dal ‘sentire’ dei cittadini. La destra ha vinto queste elezioni e la proposta di centrosinistra ha perso, peggio di come ci aspettavamo e ovunque. Magari il problema fossero liste o candidati sbagliati, magari avessimo commesso solo errori territoriali: porvi rimedio sarebbe necessario ma infinitamente più semplice. Abbiamo perso e dunque è giusto che la prima a considerarsi sconfitta sia la classe dirigente, fatta di organi di partito come di eletti tutti. A chi ha dato tanto con passione e impegno dobbiamo un Pd rinnovato nelle idee, nelle sue donne e uomini”. E’ la riflessione del segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, alla luce dell’analisi del voto in regione e nel Paese. “Levarsi sassolini dalle scarpe è comprensibile ma siamo forse l’ultimo partito – continua il segretario dem – con abbondanza di organi e luoghi di discussione. Ora prima di tutto dimostriamo rispetto per candidate e candidati e soprattutto per centinaia di militanti che anche nella campagna elettorale in Friuli Venezia Giulia hanno messo impegno e orgoglio, e pressoché tutti per generosa passione non certo per ambizioni personali”. “Riconosciamo sconfitta e risultati sotto le attese ma – puntualizza Shaurli – analizziamoli con meno emotività e senza piegarli a esigenze personali o mediatiche. Non solo perché il risultato peggiore del centrosinistra e del Pd anche in termini assoluti rimane quello delle ultime regionali ma anche perché il nostro 18,4% è il quoziente più alto del nordest e uno dei più alti del nord escludendo le aree metropolitane. Non era quello che speravamo certo ma è solo per questo risultato che abbiamo ‘rischiato’ un secondo eletto alla Camera”. “Non è il momento di cercare colpevoli o scaricarsi responsabilità: c’è un segretario regionale e il primo responsabile della sconfitta in Fvg. Lasciatemi però ringraziare con convinzione tre splendide candidate all’uninominale e tutti gli altri candidati che – continua il segretario del partito – hanno lavorato giorno e notte sapendo quanto fosse difficile il confronto. E ancor prima di loro una comunità politica che da Pordenone a Trieste si è attivata, ci ha creduto, ha lottato. Certo non basta, certo la politica è sempre più spesso innamoramento leaderistico che fatichiamo a interpretare ma a loro prima di tutto dobbiamo i necessari ragionamenti interni, a loro dobbiamo un Pd rinnovato nelle idee, nelle sue donne e uomini, a loro – ribadisce Shaurli – dobbiamo la responsabilità e la capacità di tener viva quella passione. E possibilmente tornare a renderla contagiosa”.