Essere poeti oggi: incontro con il poeta Marco Vitale
All’Università di Udine appuntamento dedicato alla poesia martedì 23 novembre, alle 17.45, nell’aula 6 di Palazzo Antonini (via Petracco 8, Udine). “Appunti di poesia” è infatti intitolato l’incontro con il poeta Marco Vitale, che farà una lettura pubblica dei suoi versi, alcuni inediti, riflettendo sul significato dell’essere poeti oggi e su come nasce una poesia. L’incontro, organizzato dal corso di Dottorato Interateneo Udine-Trieste in Studi linguistici e letterari, sarà presentato da Elena Polledri, docente di letteratura tedesca e austriaca, e moderato da Rodolfo Zucco, docente di Letteratura Italiana, entrambi dell’Ateneo friulano. «Col passare degli anni – spiega Vitale – la dimensione memoriale ha acquisito nel mio lavoro uno spazio maggiore, in un dialogo nel mondo degli affetti – compresi quelli letterari – che nell’assenza, e nel congedo, privilegia ormai per forza la pagina. Questo, e non è solo mia impressione, ha fatto sì che i testi più recenti inclinino a una maggiore narratività. È una dimensione in cui mi ritrovo, della quale mi piacerebbe parlare nel nostro incontro a Udine presentando alcuni testi inediti. Nel mio lavoro riconosco che un influsso importante mi è venuto dalla traduzione letteraria, per l’abitudine a riflettere sulla parola, a prendere le misure, a “entrare” in un testo come solo la traduzione consente di fare, fin nelle sue pieghe più riposte». Marco Vitale (Napoli, 1958) vive a Milano dove al lavoro in biblioteca unisce la traduzione letteraria e le collaborazioni editoriali. Le sue poesie sono raccolte nel volume Gli anni (Nino Aragno Editore 2018) che comprende i libri: Monte Cavo (Edizione del Giano 1993), L’invocazione del cammello, (Amadeus 1998), Il sonno del maggiore (Il Bulino 2003, poi in Bona Vox, Jaca Book 2010), Canone semplice (Jaca Book 2007), Diversorium (Il Labirinto 2016). Una sua scelta antologica, dal titolo Emblems of Sleep and Other Poems, è uscita nel 2020 a New York per Gradiva Publications nella versione di Barbara Carle.
Credid foto Caterina Sala