Eventi estremi e idrologia territorio, convegno domani 21 novembre Ateneo Udine
Eventi idro-metereologici estremi, cambiamenti nei processi idrologici del territorio compresi quelli di bacino (torrenti e fiumi), impatti sulla progettazione delle opere di contenimento e salvaguardia. Queste e altre questioni legate al rischio da eventi estremi saranno affrontate nel convegno che l’Università di Udine terrà martedì 21 novembre, dalle 9, a Palazzo del Torso a Udine (piazza Garibaldi 18). L’appuntamento intitolato “L’era degli estremi idro-meteorologici e l’impatto sulla progettazione ingegneristica” (“The era of hydro-meteorological extremes and the impact on engineering design”) è organizzato dal Dipartimento Politecnico ingegneria e architettura dell’Ateneo friulano. L’evento è promosso con il patrocinio del Centro internazionale di scienze meccaniche (Cism) e dell’Ordine degli ingegneri di Udine e della Società idrologica italiana. Il workshop esplorerà alcuni dei cambiamenti evidenti negli estremi idrologici e gli approcci necessari per adattare la progettazione ingegneristica alla nuova realtà. L’incontro riunirà le competenze di mondo accademico, enti pubblici e settore privato per esaminare i cambiamenti, aumentare la comprensione ed esplorare nuovi approcci alla progettazione resiliente. Interverranno studiosi, esperti e professionisti impegnati nei settori dell’idrologia e delle costruzioni idrauliche. In apertura di lavori i saluti del direttore del Dipartimento, Alessandro Gasparetto, e l’introduzione della coordinatrice scientifica del workshop, Elisa Arnone. Il primo intervento sarà quello di un esperto di fama internazionale nell’ingegneria idraulica, Rafael L. Bras, del Georgia Institute of Technology (Georgia Tech) di Atlanta (Usa), già rettore dell’Ateneo statunitense. Bras introdurrà il tema del rapporto tra cambiamento climatico e processi idraulici estremi, portando alcuni esempi significativi. Con Georgia Tech il Dipartimento dell’università friulana ha da tempo avviato una collaborazione di ricerca. Seguiranno gli altri interventi: Fernando Nardi (Università di Roma “Tor Vergata”), Maria Cristina Rulli (Politecnico di Milano), Valentina Gallina (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia – Arpa Fvg), Leonardo V. Noto (Università di Palermo), Valentina Baù (Idrostudi srl), Matteo Nicolini (Università di Udine). «La natura e l’uomo modificano i processi idrologici a tutti i livelli, compresi quelli di bacino – spiega la professoressa Elisa Arnone –. Questi cambiamenti sono connessi al verificarsi di eventi estremi quali piene lampo, uragani, frane, siccità prolungate e ondate di calore. E l’aumento del rischio idrogeologico ha chiaramente gravi implicazioni sulla progettazione ingegneristica che affronteremo durante il workshop».