Fedriga a Monfalcone si fa “bubez” elettorale della Cisint, legittimo se gli piace, ma non a spese e nel nome di tutti
Il presidente della regione Fvg Massimiliano Fedriga è in campagna elettorale, ma non per una sua eventuale ricandidatura nel 2023, ma per la ben più ravvicinata competizione elettorale che vede la sua amica di partito, la leghista, Anna Maria Cisint ricandidata sindaco a Monfalcone. Legittimo dare sostegno, ma con risorse proprie, e non certo utilizzando la macchina mediatica della Regione e il peso istituzionale della carica che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini. Ma forse anche Fedriga la pensa come il suo compagno di partito, nonché Sindaco di Udine, Pietro Fontanini che recentemente ha pubblicamente affermato “Non sono il sindaco di tutti, ma solo di chi mi ha eletto”. Ebbene questa sera (mercoledì 30) alle 20,07 per la precisione, l’agenzia di stampa di proprietà pubblica regionale “Agenzia Regione Cronache” invia e pubblica sul sito della Regione un virgolettato di Fedriga, che così recita: “Bisogna riconoscere che nessuno, fino a qualche anno fa avrebbe mai pensato che un evento culturale di questo tenore si sarebbe potuto realizzare a Monfalcone. Il merito va al sindaco, alle associazioni, ai privati e a tutta la comunità nel suo complesso che ha compreso il valore del progetto promosso dall’Amministrazione comunale e sostenuto dalla Regione”. Una sviolinata stucchevole che danneggia anche la manifestazione “Geografie” che finisce per essere pesantemente targhettizzata. La dichiarazione riportata dall’agenzia e che viene rimbalzata su mail list e siti vari, è stata pronunciata da Fedriga oggi proprio a Monfalcone in occasione della cerimonia di inaugurazione di questa IV edizione del Festival letterario ‘Monfalcone Geografie’. Presenti, tra gli altri, il sindaco, Anna Maria Cisint, e Vittorio Sgarbi che ha tenuto una lectio illustrata su Raffaello. Rifacendosi proprio alla presenza di Sgarbi, Fedriga ha sottolineato come per promuovere gli eventi culturali bisogna saper raccontare il territorio e attuare una specie di ‘marketing culturale’, capace di attrarre il pubblico e i visitatori da altre regioni”. Guarda caso si fa utilizzando un personaggio discutibile come Vittorio Sgarbi, certamente esperto d’arte ma anche di piazzate televisive ignobili (il marketing di cui parla Fedriga evidentemente) ma soprattutto uomo di fiducia della destra e recentemente raccoglitore di voti per la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. “In questo, commentano dall’Arc riferendosi a Geografie, come ha spiegato il governatore, vale l’esempio di Pordenone legge (che organizza Monfalcone Geografie) una manifestazione che in ambito letterario è diventata una delle più importanti d’Italia e che, aggiungiamo noi dolendocene, è stata colonizzata dal centrodestra tramite la scalata di Michelangelo Agrusti, certo abile ed intelligente, anche nello sgusciare sempre indenne dalle numerose vicende giudiziarie che da decenni lo vedono protagonista. Fedriga ha poi affermato, ci ricorda sempre Arc, che Monfalcone si è anche distinta in questi anni per la capacità di concretizzare importanti opere pubbliche, che, unitamente al salto sul piano culturale, hanno conferito alla città una prospetti diversa “nel senso – ha concluso – che Monfalcone non è più solo la città dei cantieri, ma ha saputo rinnovarsi trovando una nuova visione, apportando un valore aggiunto a tutta la regione”. Insomma un comizietto di scarsissimo valore, uno spot almeno così come viene raccontato, ma certamente utile a rafforzare la narrazione di una amministrazione comunale splendida, poco importa se ha ospitato in pompa magna i reduci della Decima Mas, ha agito con metodi in odore di razzismo con i migranti e perfino con i lavoratori stranieri regolari che affollano i cantieri che evidentemente non considerano una ricchezza ma qualcosa da nascondere. Certi che la comparsata verrà amplificato a dismisura sugli acritici media presenti in Fvg. Crediamo ci si dovrebbe chiedere se è legittimo che il presidente della Regione faccia il “bubez” per Anna Maria Cisint, chissà magari lo vedremo affiggere i manifesti.