Firmata a Trieste fra Polizia di Stato e Università degli Studi una convenzione su prevenzione e contrasto dei crimini informatici
E’ stato siglato oggi, alla presenza del Questore di Trieste, dott.ssa Irene Tittoni, l’accordo tra Polizia di Stato e l’Università degli Studi di Trieste per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi e i servizi informativi delle Piccole e Medie Imprese e Pubbliche Amministrazioni Locali.
La convenzione, sottoscritta dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, Prof. Roberto Di Lenarda, e dal Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Friuli Venezia Giulia, dott.ssa Manuela De Giorgi, rientra nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla criminalità informatica attraverso la stipula di accordi con enti, operatori e amministrazioni che forniscono prestazioni essenziali.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni è, infatti, quotidianamente impegnata a garantire l’integrità e la funzionalità della rete informatica delle strutture di livello strategico per il Paese attraverso il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche.
L’odierno Protocollo implementerà le azioni volte ad incrementare la cybersecurity, anche attraverso collaborazioni e condivisione di procedure e informazioni utili. Nello specifico sarà costante la condivisione di analisi di informazioni idonee a prevenire attacchi o danneggiamenti che possano pregiudicare la sicurezza delle infrastrutture informatiche dell’Università degli Studi di Trieste, fino ad arrivare alla segnalazione di emergenze relative a vulnerabilità, minacce e incidenti in danno della regolarità dei servizi di comunicazione e all’identificazione dell’origine degli attacchi subiti dalle infrastrutture tecnologiche universitarie. In caso di incidente informatico, poi, il Compartimento Polizia Postale e l’Università collaboreranno per l’identificazione dell’origine dell’attacco, realizzando altresì attività di comunicazione reciproca per fronteggiare la contingente situazione di crisi.
La collaborazione prevede, inoltre, la possibilità di realizzare iniziative formative congiunte, nei rispettivi ambiti di competenza, volte all’accrescimento professionale reciproco degli operatori che potranno mettere a fattor comune strategie di prevenzione e gestione delle minacce cyber.
L’accordo rappresenta una tappa significativa nel processo di costruzione di una fattiva collaborazione tra pubblico e privato: un progetto che, in considerazione dell’insidiosità delle minacce informatiche e della mutevolezza con la quale esse si realizzano, risulta essere strumento essenziale per la realizzazione di un efficace sistema di contrasto al cybercrime, basato quindi sulla condivisione informativa e sulla cooperazione operativa.
Dichiarazioni del Questore, del Rettore dell’Università e del Dirigente del Compartimento FVG della Polizia Postale.
“Il Protocollo siglato oggi – ha dichiarato il Questore di Trieste, dr.ssa Irene Tittoni – è un modello di sinergica collaborazione tra Istituzioni per contrastare efficacemente i crimini informatici. A tal fine la Polizia di Stato mette a disposizione la competenza e l’esperienza maturate nel settore del contrasto al cybercrime dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni per prevenire attacchi informatici o danneggiamenti che possano pregiudicare la sicurezza delle infrastrutture informatiche dell’Università degli Studi di Trieste”.
“La trasformazione digitale della società moderna ha subito in ambito universitario una obbligata, drammatica, accelerazione in conseguenza degli effetti della pandemia in corso – ha proseguito il prof. Roberto Di Lenarda, Rettore dell’Università di Trieste – Ciò, se da un lato, ha permesso la sostanziale continuità della erogazione della didattica e di tutte le attività amministrativo gestionali, dall’altro ha certamente reso sempre più complessa la salvaguardia della sicurezza informatica. L’accordo che viene siglato oggi – conclude il Rettore – oltre a rappresentare un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche, è un importante passo in avanti per una gestione sempre più sicura dei dati ed una prevenzione più efficace del cybercrimine che ci permetterà di procedere ulteriormente nell’ambizioso piano di dematerializzazione su cui stiamo alacremente lavorando in Università”.
“Per la Polizia Postale e delle Comunicazioni, specialità della Polizia di Stato che si occupa della prevenzione e repressione del cybercrime in tutte le sue cangianti declinazioni – ha concluso la dott.ssa Manuela De Giorgi, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Friuli Venezia Giulia – il protocollo d’intesa rappresenta l’imprescindibile strumento finalizzato a una sempre più stringente collaborazione pubblico-privato, basata sulla circolazione dell’informazione e del know-how informatico. Questi accordi possono essere considerati come modi efficaci di fare “sicurezza partecipata” con il necessario concorso delle realtà pubbliche e private in un sistema Paese sempre più informatizzato”.