Fotovoltaico a terra: Pellegrino Avs: “Un esame del DDL che parte già zoppo”. Carli Pd: “regolamentare il fotovoltaico in Fvg arriva dopo che i buoi sono già scappati”
“Limitare anche in Commissione (IV Commissione ndr) la discussione di un Disegno di Legge così importante come quello riferito all’installazione di impianti a fonti rinnovabili a terra è sembrato a molti Commissari una forzatura che non consente di arrivare a una condivisione di una norma di carattere universale e che andrà a impattare pesantemente sulla vita dei nostri corregionali.” Così in una nota la Consigliera Regionale Serena PELLEGRINO, Alleanza Verdi e Sinistra, a margine del dell’esame del disegno di legge n. 38 <<Norme per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio regionale>>. “È completamente sparito il concetto riguardante la riduzione dei consumi. Pare non esserci alcuna volontà di salvaguardia il nostro patrimonio ambientale, paesaggistico, storico e culturale. Si recepisce tout court la norma nazionale e una perfetta omologazione a quanto proposto dal Governo centrale. Uno dei passaggi più delicati è aver individuato il termine dei dodici mesi per la redazione e l’emanazione delle linee guida. Un periodo così ampio da non permettere la comprensione di quanto potrà accadere in questo lasso di tempo nella nostra Regione e dei nostri territori. Mi dispiace che ancora una volta – conclude la Vice Presidente della IV Commissione – non si voglia cogliere da parte della maggioranza quella necessaria attenzione per gli emendamenti promossi dall’opposizione al fine di avere una legge licenziata da tutta l’Aula.”
Fotovoltaico: Carli (Pd), errori non si ripetano con biometano
Trieste 17.02.25 – «L’intervento per regolamentare il fotovoltaico in Fvg arriva dopo che i buoi sono già scappati. Gli stessi errori e i ritardi fatti, che hanno provocato una vera giungla che sta cambiando faccia a ettari di ambiente rurale e agricolo, non possono ora ripetersi con il biometano, pensando che il consumo di suolo sia unicamente relativo alla superficie necessaria alla realizzazione dell’impianto, mentre i temi più delicati riguardano i tantissimi ettari di suolo agricolo che dovrà essere utilizzato per produrre il materiale utile il funzionamento dell’impianto». Lo ha affermato il consigliere regionale Andrea Carli (Pd) intervenuto oggi in 4ª commissione riunita per l’esame del disegno di legge 38 “Installazione impianti a fonti rinnovabili”.
Il Gruppo del Pd, ha sottolineato inoltre Carli «è consapevole della necessità di aumentare la percentuale di indipendenza e autonomia energetica, ma questa transizione deve assolutamente avere delle regole altrimenti si corre il rischio concreto di provocare danni maggiori rispetto ai benefici. Questa norma deve mettere insieme le esigenze energetiche e quelle del mondo agricolo, la parola d’ordine deve essere dunque equilibrio».
«I lavori che porteranno al voto in Consiglio di questo ddl sono segnati dalla consapevolezza che molti impianti fotovoltaici sono stati approvati e altri sono in fase di approvazione, con una sicura realizzazione. Questo è un danno permesso dalla deregolamentazione e che ha portato alla sofferenza di diversi territori colpiti in maniera incontrollata» ha quindi affermato Carli sottolineando che «proprio per questo diventa ancora più importante agire per tempo nelle tipologie di impianti di energie rinnovabili che in questo momento ancora non hanno visto la proliferazione di domande di installazione, di realizzazione, come nel caso del biometano».
La posizione dell’assessore Scoccimarro:
Rinnovabili: Scoccimarro, governare proliferazione di impianti in Fvg
“Si conferma la volontà trasversale, pur con sfumature e virgole differenti, di approvare una norma a tutela del nostro territorio. Al netto degli 8 emendamenti ‘fuori tema’ e dei 14 contrari alle disposizioni nazionali e quindi non accoglibili, ben 24 emendamenti dell’opposizione sono da ritenersi sostanzialmente rimodulazioni di contenuti già espressi nel ddl o negli emendamenti presentanti dalla Giunta. La nostra ferma volontà è quella di garantire il governo del territorio contro il proliferare, in particolare sui terreni agricoli, di impianti fotovoltaici”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro nel contesto della seconda di quelle che poi sono diventate le tre giornate dedicate al confronto in IV Commissione consiliare sul ddl 38 ‘Installazione impianti a fonti rinnovabili’.
L’assessore ha ribadito “l’apertura al confronto se costruttivo e non strumentale, perché con certe posizioni si rischia soltanto di allungare i tempi di approvazione e quindi vedere presentare ulteriori istanze che, come evidentemente noto, non possono essere fermate da moratorie o norme retroattive”. Nell’introdurre e commentare questa prima fase di dibattito Scoccimarro ha confermato anche l’obiettivo di “essere efficaci senza correre il rischio di impugnazione della norma regionale da parte dello Stato: negli articoli si è voluto stringere le maglie in particolare a tutela dei terreni agricoli e dei beni paesaggistici e culturali, ma soprattutto gravare la fase di valutazione delle istanze con delle limitazioni dettate dalla sommatoria comunale del suolo occupato da impianti rinnovabili, maggiore informazione pubblica e il più alto valore di compensazioni”.
“Puntiamo a minimizzare gli impatti sull’ambiente, sul paesaggio, sul patrimonio culturale, sulle attività agricole e sul territorio in generale, in un contesto nazionale che rende indispensabile l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili e l’indipendenza energetica da soggetti terzi. Saremo tra le prime regioni d’Italia a normare in questo senso – ha concluso l’assessore -, in maniera compiuta e funzionale”.