Franz Merkalli & i Tellurika vincono il festival mondiale della canzone funebre 2021
Il Festival Mondiale della Canzone Funebre 2021 chiude proclamando Franz Merkalli & i TelluriKa i vincitori della gara canora musicale più curiosa d’Italia. La storica rock band è nata a Udine nel 1993 ed è composta da Franz Merkalli, Joe Sisma, Michael Venzone e Alex Armato. Bratiska Trio e Red Code: questi i nomi degli altri due gruppi finalisti che ieri sera si sono sfidati sul palco durante la serata di musica presentata da Rocco Burtone, direttore artistico e ideatore della manifestazione che da semplice goliardico ritrovo improvvisato è diventata oggi una gara canora a carattere nazionale. Unanime il verdetto della giuria popolare i cui componenti sono stati rigorosamente scelti a caso tra il pubblico e che hanno eletto vincitore il brano “No Covente il Covid”. Saliti sul palco, Franz Merkalli & i TelluriKa si esibiscono nel loro “No Covente il Covid”, un brano dal dirompente ritmo rock che invita a riflettere sull’avanzare dell’età, un aspetto che porta ad affrontare l’inesorabile momento dell’incontro con la Vecchia Signora, interpretato in modo decisamente ironico, come fosse una festa, il funeral party, durante la quale divertirsi, anche giocando a Tresette con il morto. Ad aprire la serata i saluti del sindaco di Rivignano Teor, Mario Anzil: “Il Festival mondiale della canzone funebre si inserisce perfettamente nella centenaria tradizione della Fiera dei Santi e dei morti del nostro paese. Infatti, contrariamente a quanto avviene di solito, a Rivignano Teor è usanza ricordare i defunti con canti e balli, per accogliere le loro anime che, come narrano le leggende popolari, in queste giornate ritornano a salutare i propri cari. Quale miglior modo quindi, se non celebrare e sdrammatizzare sulla morte, se non un festival che abbraccia tutti i generi musicali e capace di affrontare con leggerezza e ironia, mai irriverenza, un tema che genera emozioni molto forti, a loro volta fonte di ispirazione per poesie, melodie e canzoni.” Come ogni anno, il Festival mondiale della canzone funebre e la fiera dei santi e dei morti si congedano e danno – auspicabilmente – l’arrivederci a tutti con l’incendio del campanile, suggestivo spettacolo pirotecnico.