Furio Honsell sulle dichiarazioni relative al Covid di Riccardi e Fedriga nella seduta del Consiglio Regionale e sulle nuove ronde “robertiane”
“La relazione di Riccardi e Fedriga, in Consiglio Regionale questa mattina, sull’andamento della pandemia e le vaccinazioni è stata assolutamente insoddisfacente. Non solo Riccardi ha dedicato troppo tempo a disquisire sui post a lui ostili trovati in rete (forse l’Assessore alla sanità in questo momento dovrebbe occuparsi d’altro) ma non ha minimamente toccato il tema molto serio della sospensione dell’attività chirurgica anche oncologica a causa di una situazione fuori controllo. Non ha nemmeno affrontato la grave carenza di personale e il problema degli straordinari di personale ormai allo stremo. Circa il piano vaccinale Fedriga e Riccardi hanno dichiarato che hanno seguito le indicazioni del governo, anche se poi hanno dichiarato che ciò non è sempre avvenuto. Riccardi e Fedriga hanno poi snocciolato un piano vaccinale molto complesso e inevitabilmente confuso. Le gravi preoccupazioni sulla rapidità delle vaccinazioni delle fasce più anziane della popolazione e sulle persone fragili e coloro che le accudiscono non sono state fugate” ha dichiarato il consigliere regionale Furio Honsell di Open Sinistra FVG in una nota stampa.
In una seconda nota lo stesso Honsell interviene anche sul ddl 125 voluto dall’assessore Roberti: “Ma davvero in un momento di grave insicurezza sanitaria si doveva monopolizzare il Consiglio regionale per quasi un mese sul tema della sicurezza urbana, come è avvenuto con il DDL 125? Chiosa Honsell, i prefetti tra l’altro hanno sempre dichiarato che questo non è un problema in Friuli Venezia Giulia. Questa legge purtroppo contribuirà ad accrescere la conflittualità e l’emarginazione nelle nostre comunità. La Regione si prepara a riconoscere, all’insaputa dei sindaci, gruppi e gruppuscoli che si autodefiniscono “controllori del vicinato”. Oltre a legalizzare di fatto queste ronde, il DDL 125 istituisce schiere di volontari della sicurezza, steward della sicurezza, e altri ausiliari e controllori accanto alla polizia locale. Questa legge decreta anche la fine del “vigile di quartiere” sostituendolo con un nuovo corpo, a forte ingerenza e controllo regionale, con aspirazioni di mero controllo e repressione. Ben altra avrebbe potuto essere l’interpretazione della “sicurezza integrata”. Accanto alle azioni repressive la sicurezza si costruisce anche con azioni positive che rimuovano, con interventi di riqualificazione urbana e sostegno sociale le cause dell’emarginazione e dell’insicurezza che ne deriva. Le società più sicure sono quelle più solidali non quelle costruite sul controllo e la sfiducia del vicino. Questa maggioranza non ha voluto capirlo. Per questo motivo abbiamo votato contro come Open Sinistra FVG” .