Il FVG per qualcuno è il primo della classe, peccato che contagiati, malati e morti rovinino la pagella del duo Fedriga-Riccardi

Quest’oggi avremmo voluto centrare le nostre attenzioni non solo su pandemia e vaccini anche perchè ci sembra che la situazione sia sufficientemente chiara e la guerra dei numeri è stucchevole, soprattutto, quando viene contrapposta alla realtà delle cose che solo la malafede rende invisibile. Ma quando si esagera, allora, per amor di verità vanno corretti o mostrati tutti  i numeri perchè un conto è “interpretare” i dati tirandoli per la “giacchetta”, altro è  fornirli ad arte parziali, soprattutto se a farlo sono gli organi di stampa che dovrebbero almeno tendere a raccontare la verità, almeno quella  percepibile, e non quella piegata alla dimostrazione di tesi preconcette per poco nobili cinghie di trasmissione e veline. Capiamo la libertà di linea editoriale, perfino le simpatie politiche che del resto anche noi abbiamo, ma dare dati parziali utilizzando quelli  di fonti autorevoli terze, per dimostrare quanto qualcuno è stato  bravo, è una operazione che travalica il pur legittimo diritto di esercitare preferenze di area politica.
Ieri qualcuno a titolato “Fvg al primo posto in Italia per il numero di vaccinati: il 5,8% della popolazione è immunizzato” inserendo un grafico dell’autorevole fondazione Gimbo che riguarda però un pezzo dei dati, un secondo grafico affiancato al primo che ci si è guardati da pubblicare  racconta altro. Il primo infatti illustra la percentuale di vaccinati che hanno completato il ciclo, quindi con il richiamo, ed in questo il Fvg effettivamente primeggia, il secondo lo  vede invece penultimo e parla della percentuale di cittadini che hanno ricevuto solo la prima dose. In questa classifica il Fvg si pone leggermente sopra la Basilicata con un 4,2%. Appare quindi evidente che quantomeno l’operazione vaccinale è stata svolta con scelte tese a privilegiare determinate categorie,  facendogli concludere il ciclo anche con il richiamo e lasciando indietro tutti gli altri. Anziani e fragili compresi.  Non spetta a noi valutare se le altre 18 regioni che sopravanzano in questa classifica il Fvg  abbiano sbagliato e solo a Trieste e in  Basilicata abbiano fatto la scelta giusta. Quello che ci pare palese è il patetico tentativo di apparire primi della classe quando tutti i dati, soprattutto quelli pandemici, dicono che la nostra regione è ancora in rosso profondo. Ci manca solo che dopo aver cercato di scaricare le responsabilità su Roma, sui medici e infermieri, su dirigenze di Rsa e case di riposo, si arrivi ad incolpare contagiati, ammalati e perfino i morti, tutti rei di aver rovinato le splendide performance del duo Fedriga-Riccardi.

 

A proposito di numeri, oggi (25 marzo) in Friuli Venezia Giulia su 5.649 tamponi molecolari sono stati rilevati 561 nuovi contagi con una percentuale di positività del 9,93%. Sono inoltre 3.177 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 281 casi (8,84%). I decessi registrati sono 13; i ricoveri nelle terapie intensive calano a 78 mentre quelli in altri reparti risultano essere 645.

I decessi complessivamente ammontano a 3.199, con la seguente suddivisione territoriale: 691 a Trieste, 1.661 a Udine, 627 a Pordenone e 220 a Gorizia. I totalmente guariti sono 71.837 (+1.512 rispetto a ieri), i clinicamente guariti 3.208, mentre quelli in isolamento calano a 15.245.  Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 94.212 persone con la seguente suddivisione territoriale: 17.576 a Trieste, 45.409 a Udine, 18.777 a Pordenone, 11.397 a Gorizia e 1.053 da fuori regione.

 

Da stasera l’annuncio dei nuovi colori delle Regioni. Friuli VG la peggiore resta in rosso profondo, Lazio in arancione, scuole aperte da martedì