Gorizia: capitale europea dell’ipocrisia. Mussolini non è mio concittadino! La protesta continua… presidio il 15 marzo
Riceviamo e pubblichiamo: Esattamente una settimana prima dell’inaugurazione della Capitale Europea della Cultura, il 1° febbraio scorso, si è svolta, davanti al Municipio di Gorizia, la prima protesta organizzata da operatori culturali, artisti e cittadini comuni della città transfrontaliera di Gorizia – Nova Gorica, supportata anche da molte associazioni culturali, oltre che da cittadini giunti da fuori città. A seguito: della grande partecipazione; delle molte adesioni, anche successive alla manifestazione; della risonanza che l’iniziativa ha avuto sui diversi media, non solo locali; delle mancate risposte sia da parte dell’amministrazione comunale che da parte del Presidente Mattarella, al quale la mattina dell’8 febbraio sono state consegnate le 890 firme raccolte in meno di una settimana; i cittadini della città transfrontaliera di Gorizia – Nova Gorica hanno deciso di prolungare la loro protesta per tutto il 2025, anno della Capitale Europea della Cultura, o almeno fino a quando non otterranno delle garanzie rispetto alle loro richieste.
A partire dal 15 marzo saremo quindi di nuovo a far sentire la nostra voce, davanti al Municipio di Gorizia, il secondo o il terzo sabato di tutti i mesi del 2025, dalle 10 alle 12. Queste le ulteriori
date, già programmate: sabato 12 aprile e sabato 17 maggio. Leggeremo nuovamente, all’inizio di ogni incontro, il nostro comunicato bilingue, per poi consentire a chi vorrà di parlare ed esporre le proprie idee ed eventuali proposte. Continueremo inoltre a raccogliere le firme di quei goriziani che vogliono dichiarare, seppure simbolicamente, “di voler rinunciare alla cittadinanza goriziana”, oppure, se non residenti, di sostenere tale iniziativa. Ricordiamo che tra questi hanno già sottoscritto Senatori, Deputati, Consiglieri Regionali e Sindaci di questa regione. E alla fine di ogni mese invieremo le nuove sottoscrizioni al Presidente Mattarella. Questa iniziativa deriva anche dalla convinzione che la Cultura, intesa nel suo senso più ampio, sia lo strumento più potente per debellare tutte le forme di violenza, fisica e verbale, di xenofobia e di razzismo: dove c’è Cultura non c’è fascismo. Ricordiamo infine le nostre richieste al Comune di Gorizia, richieste alle quali si è associato anche il responsabile del programma della Capitale europea della Cultura 2025, Stojan Pelko, in qualità di rappresentante morale dei cittadini della città transfrontaliera, quantomeno sotto la bandiera della Cultura:
– revocare a Benito Mussolini la cittadinanza onoraria di Gorizia;
– celebrare la festa della Liberazione dal nazi-fascismo il 25 aprile di ogni anno;
– non ricevere più i rappresentanti della Decima Mas in maniera istituzionale (che ricordino pure i
loro caduti, ma in forma privata).